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Usyk sulla sfuriata di Joshua “Mi ha ricordato un ragazzino”

Usyk sulla sfuriata di Joshua "Mi ha ricordato un ragazzino"

Usyk dopo una riflessione, ha reso pubblico di aver ritenuto che Anthony Joshua si sia comportato come un bambino petulante dopo la loro rivincita.

Infatti, dopo che Oleksandr Usyk, il campione ucraino WBO, WBA, IBF e IBO, è stato annunciato vincitore ai punti contro il londinese Joshua il mese scorso a Gedda, in Arabia Saudita, Joshua si è

comportato in modo bizzarro.

Prima ha preso due cinture dell’avversario e le ha fatte cadere fuori dal ring, poi ha preso il microfono e si è lasciato andare a una lunga sfuriata in cui si è scagliato contro i suoi detrattori,

affermando di non tirare pugni come i pesi massimi di un tempo a causa della sua stazza.

Joshua (24-3, 22 KO) ha poi chiesto alla folla di aiutarlo a fare il tifo per l’ucraino, che era lì vicino con la faccia di pietra, basito.

Sebbene Usyk (20-0, 13 KO) non abbia criticato pubblicamente Joshua in quel momento e anzi, si sia dimostrato comprensivo, in una recente intervista si è aperto un po’ di più e ha descritto le

azioni di Joshua come quelle di “un ragazzino“.

 

Usyk analizza il comportamento di Joshua

Usyk confessa che non sapeva se fosse uno scherzo quando Joshua ha dichiarato: “non sono un pugile da 12 round, guardatemi, sono una nuova razza di pesi massimi, Mike Tyson, Sonny Liston,

Jack Dempsey, io non faccio combinazioni come Rocky Marciano, ho 18 chili in più e sono pesante, è un lavoro duro“.

Sai, ho pensato che fosse un povero sciocco“, ha detto l’ucraino a mezzo YouTube, “mi ha ricordato un bambino che vuole giocare con una palla che gli viene tolta, e allora per ripicca,

arrabbiato, la lancia oltre la recinzione del vicino per fargli un dispetto…. Alla fine è stata una decisione intelligente?”.

Il pugile ha anche confessato di aver simpatizzato con Joshua e di essere venuto incontro alle sue buffonate post-controversie, poichè dispiaciuto della sua involuzione a livello di pubbliche

relazioni.

Sì, era spaventato e credo che nessuno debba biasimarlo per questo“, conclude Usyk. “Si è allenato, ha creduto in qualcosa, e poi ha perso l’incontro per la seconda volta, credo che la sua

condizione fisica fosse abbastanza buona, ma, grazie a Dio, la mia era un po’ migliore, e questo potrebbe essere una spiegazione ragionevole per l’epidemia di diarrea verbale“.

Usyk sulla sfuriata di Joshua "Mi ha ricordato un ragazzino"

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