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Valve squalifica definitivamente 10 giocatori eSports

Valve squalifica definitivamente 10 giocatori eSports

Valve ha bannato a tempo indeterminato 10 giocatori eSports, tutti provenienti da paesi dell’Europa dell’Est, a causa di alcuni comportamenti scorretti.

I motivi ufficiali della decisione sono due: condivisione di account e impersonificazione. Sette di questi giocatori erano sotto contratto con delle squadre, mentre solo tre erano free agent.

Spiccano i nomi di Kamil “Kom” Biktimirov, il nuovo membro di Virtus.Pro annunciato appena due settimane fa, e Yaroslav “Limitless” Parshin, che ha giocato per Alliance e HellRaisers.

Perché Valve ha squalificato i giocatori?

Valve, tramite l’organizzatore del torneo PGL, ha bandito permanentemente dieci giocatori dalla partecipazione ai suoi tornei di Dota 2 a causa di violazioni delle regole durante le qualificazioni aperte per il Dota Pro Circuit 2023: Tour 1.

Sono due le irregolarità che hanno portato a questa drastica decisione: i giocatori bannati sono stati scoperti a sia a condividere account sia a impersonare membri di altre squadre durante le partite del torneo, due comportamenti severamente vietati nelle competizioni organizzate da Valve. La condivisione dell’account si riferisce alla pratica di utilizzare l’account di un altro giocatore per partecipare a una partita o a un torneo, mentre l’impersonificazione consiste nel fingere di essere un membro di un’altra squadra.

Chiaro e deciso il messaggio da parte di Valve, che non tollererà altri imbrogli o giochi sleali nei suoi tornei. Probabilmente altri giocatori faranno maggiore attenzione in futuro, poiché le conseguenze per chi trasgredisce le regole possono essere gravi. Dal canto suo, la Virtus.Pro si è espressa sul caso Koma`, dichiarando di essere “a conoscenza della situazione” e di stare “conducendo un’indagine interna per capire meglio le circostanze che hanno portato a questo ban”.

Nell’ultimo anno, Virtus.Pro ha già affrontato controversie con i suoi giocatori: Ivan “Pure” Moskalenko ha disegnato simboli pro-guerra durante una partita ufficiale DPC, causando la squalifica dell’organizzazione da una qualificazione regionale. La lista completa dei 10 giocatori bannati è stata resa pubblica attraverso il profilo Twitter della Professional Gamers League.