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Van der Poel e gli effetti speciali al Tour de France 2021

Van der Poel e gli effetti speciali al Tour de France 2021
Van der Poel si ritira dal Tour de France 2021, dispiaciuto ma anche soddisfatto, ritenendo di aver fatto un ottimo lavoro nell’arrivare alla conclusione della prima settimana con una vittoria di tappa e sei gloriosi giorni in Maglia Gialla che non dimenticherà mai. Questi giorni superbi risultano indimenticabili per tutti i suoi sostenitori, ma le sorprese non si concludono con la sua uscita di scena, che anzi porta a sfogliare le foto ricordo di ognuno di quei momenti fino ad arrivare a qualche inedito.

Van der Poel conclude un Tour dagli effetti speciali

Van der Poel sa bene che ogni piccolo dettaglio in una corsa di ciclismo è importante, ma se parliamo di prove a cronometro, allora, i dettagli diventano veramente fondamentali. Anche quelle piccole cose, che possono sembrare insignificanti, in una prova contro il tempo aiutano ad essere più aerodinamici, dando maggiori possibilità di conquistare la vittoria.

Risulta allora interessante andare a sfogliare l’album fino alle foto dei meccanici dell’ Alpecin-Fenix  impegnati a sistemare la bici da crono di Van der Poel. Foto ipotetiche ovviamente, perché non si trattava di normale prassi, ma di un lavoro eccezionale durato fino a tarda notte . Avevano lavorato solo sulla posizione?

No, i meccanici della Alpecin-Fenix stavano aspettando due ruote che, niente di meno, dovevano arrivare da Andorra, ad oltre 900 km da Chergè, luogo da dove sarebbe partita la prova a cronometro. Perché tanto mistero dietro quelle ruote? Perché non erano della Shimano, che sponsorizza il team di Van der Poel, ma della Ineos-Grenadiers. Tutto è nato dal manager della squadra Christoph Roodhooft, un vero maniaco in fatto di materiali e che non voleva assolutamente perdere la maglia gialla che avevano conquistato.

Le preoccupazioni effettivamente non erano del tutto fuori misura. Il fuoriclasse olandese, in maglia gialla dalla frazione di Domenica sul Mur de Bretagne, non si era infatti mai impegnato a fondo in una cronometro di quel livello. Pur con un potenziale inespresso di straordinario livello, l’inesperienza in questa specialità sembrava indicare la fine dell’avventura in giallo per Van der Poel.

Van der Poel e lo shopping che fa bene

Van der Poel  pur essendo il leader indiscusso del team, non ha a casa una bici specifica per le prove contro il tempo con cui allenarsi. Risulta dunque pacifico ritenere che dietro alla straordinaria prova al cronometro vi sia stato certamente il talento unico del campione olandese, una condizione di forma brillantissima, ma anche un grande lavoro svolto dalla Alpecin Fenix nel backstage, alle prese con lo shopping il giorno prima della prova.

A Roodhooft il giorno prima della prova a cronometro, era improvvisamente sovvenuto il ricordo di una conversazione avuta con l’olandese Meindert Klem, un ex vogatore con il quale andava in bicicletta e che lavorava per la Carbonworks. Roodfhoof voleva il meglio e quindi ecco la chiamata immediata all’azienda giapponese per chiedere se potevano usare altro materiale, solo per la gara del mercoledì. La Shimano era d’accordo a chiudere un occhio: se questo fosse servito a far mantenere la maglia gialla a Van der Poel.
Le ruote vengono individuate e sono le Princeton Blur 6560, del valore di circa 3600 euro a coppia, ma il problema non è l’aspetto economico, ma che queste ruote nel World Tour vengono utilizzate solo dal Team Ineos, che sicuramente non avrebbe accettato di cedere una coppia di ruote ad un altro team.
Va detto infatti che la Ineos, non solo utilizza queste ruote, ma durante l’anno paga una quota ai produttori, per effettuare appositi studi e sviluppi sui materiali, quindi investono nella ricerca dell’azienda. A questo punto, una volta individuato il modello, il problema è come far arrivare le ruote alla Alpecin-Fenix.

A trovare una soluzione è sempre l’ex vogatore Klem, che decide di chiedere le ruote a Cameron Wurf della Ineos, le sue ruote non utilizzate. La coppia di cerchi però, si trova ad Andorra e allora Klem, decide di chiedere aiuto ad un suo amico, Mark Putter, proprietario dell’albergo Les Deux Vélos che si trova nel villaggio pirenaico di Biert.

È’ iniziata così una corsa contro il tempo, in cui le ruote hanno viaggiato nell’auto dell’albergatore per 900 km e in 10 ore sono arrivate a Rennes, dove c’era il campo base dell’Alpecin-Fenix. Mark Putter giustifica così il suo viaggio verso la Francia per Rennes: «Sono un uomo che va pazzo per il ciclismo e quello che Mathieu van der Poel ha dimostrato in questo Tour è incredibile e io se posso, ho l’obbligo di aiutarlo. Sarei felicissimo se proprio grazie a queste ruote, che io sto portando, Mathieu riuscisse a mantenere la maglia gialla». Lo scorso anno su queste ruote vennero fatti anche dei test nella galleria del vento e in effetti, risultarono le più veloci.

Questo non è stato l’unico accorgimento tecnico messo in campo nelle frenetiche ore che hanno preceduto la cronometro. “Lunedì abbiamo iniziato a chiamare ovunque per avere la miglior attrezzatura” ha dichiarato Christoph Roodhooft a Het Nieuwsvlad. Van der Poel si è così presentato al via con dei materiali diversi rispetto a quelli normalmente in dotazione alla Alpecin Fenix.

Il casco, ad esempio, era quello della Lazer in uso alla Jumbo-Visma e i copriscarpe, molto vistosi per la grafica a righe, erano di Aerocoach e non del fornitore abituale Kalas. “Sono i migliori sul mercato” ha assicurato Roodhooft.

Il vincitore della Strade Bianche ha così sfoderato una prova maiuscola, piazzandosi al quinto posto a 31’’ dal vincitore, al pari dei più grandi specialisti delle cronometro. Era una prova cruciale per tutti. L’importante era quanto meno avvicinarsi ai ritmi dei favoriti, tra cui Tadej Pogacar, vincitore e potente locomotiva arrivata a una velocità sui 51 km/h di media, chiudendo la propria prestazione con il tempo di 32′ tondi tondi, dopo 27 chilometri percorsi con la grinta e la classe dei grandi.

Mathieu Van der Poel impegnato nella cronometro del Tour de France
Mathieu Van der Poel impegnato nella cronometro del Tour de France

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