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Yamaha punta ad avere un nuovo team satellite

Yamaha punta ad avere un nuovo team satellite

Yamaha, tramite il proprio direttore in MotoGP Lin Jarvis, ha ammesso la volontà di tornare ad avere almeno un team satellite.

Il prossimo 26 Aprile, sul circuito di Portimão in Portogallo, inizierà ufficialmente la stagione 2023 della MotoGP. Una stagione dove la casa dei tre diapason  sarà costretta a schierare solamente le due moto del team ufficiale di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.

Questa determinata situazione si è creata dopo che il team RNF (ex Petronas ndr) ha deciso di cambiare fornitore a partire dal 2023 passando dalla casa giapponese ad Aprilia.

 

Yamaha vuole un team satellite già per il 2024

La Yamaha, per la stagione 2023 sarà costretta a schierare solo le moto del team ufficiale, diventando così l’unica casa ad utilizzare solamente due moto, soprattutto dopo l’addio della Suzuki.

Già circa due mesi fa, grazie al presidente FIM Jorge Viegas era iniziata a circolare la voce di un possibile cambio di fornitore del team Mooney VR46, da Ducati alla casa giapponese, nonostante la scuderia di Valentino Rossi abbia un accordo con le moto di Borgo Panigale fino a fine 2024.

Entrambi i team avevano smentito queste dichiarazioni da parte del presidente della FIM, ma Lin Jarvis, direttore Yamaha della MotoGP, intervistato da motorsport.com ha confermato l’interesse della casa di Iwata di avere un team satellite già dalla prossima stagione:

“Non voglio fare commenti su ciò che ha detto Viegas, mi piacerebbe solamente che ognuno rispettasse la propria area in influenza.

È evidente che ci piacerebbe disporre di un team satellite il prima possibile, ma ci sono vari elementi da tenere in considerazione.

Il primo di questi è che dobbiamo avere una moto competitiva per convincere chiunque che vale la pena cambiare moto. Poi dobbiamo essere in grado di offrire un buon accordo, con supporto a tutti i livelli. Infine bisogna rispettare i contratti dei possibili interessati e i suoi fornitori attuali.

Se non possiamo concretizzarlo nel 2024, lo faremo nel 2025″.