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Alex Pereira racconta i problemi prima dell’UFC 307

Alex Pereira racconta i problemi prima dell’UFC 307

Alex Pereira ha riscontrato diversi problemi durante il cammino che lo ha condotto all’incontro per la difesa del titolo contro Khalil Rountree Jr.

Pereira prima di consolidare la sua posizione di rilievo nell’UFC, ha militato in altri sport come, ad esempio, il kickboxing, arrivando a vincere il titolo mondiale Glory Kickboxing.

Il suo arrivo nel mondo dell’UFC è stato subito accolto con ingente interesse, visto anche il suo passato di incontri contro Israel Adesanya. Quest’ultimo è stato battuto in tutte e due le occasioni, una delle quali con un famoso KO.

L’epilogo dei loro scontri è avvenuto a UFC 281, quando i due atleti si sono ritrovati faccia a faccia ma nella gabbia.

Alex Pereira è uscito vincitore anche in questa occasione, sconfiggendo Adesanya con un TKO nel quinto round, consacrandosi campione dei pesi medi UFC.

Il campione ha dichiarato di aver avuto problemi legali e fisici prima dell’UFC 307.

I problemi di Alex Pereira in vista dell’UFC 307

Alex Pereira ha approfittato dei microfoni dei giornalisti post match per esprimere quanto sia stato difficile il periodo prima dell’incontro.

La lotta è stata davvero dura, ma solo la mia squadra sa davvero quanto sia stato duro questo incontro. Ho passato una moltitudine di cose che nessuno sa davvero”.

Ha poi continuato: “ero in Brasile più di un mese fa e ho avuto alcuni problemi con il visto. Andavo al consolato ogni giorno per cercare di capire se il mio passaporto fosse pronto. Finalmente sono tornato negli Stati Uniti”.

Alex Pereira non ha riscontrato solo problemi con il visto ma anche fisicamente ha accusato dei deficit.

Nel frattempo stavo sotto antibiotici, avevo la febbre, il mal di gola. Quando ero in Brasile mi sono infortunato ad una costola, già contusa l’anno prima”.

Dopo l’ennesima difesa del titolo, Pereira, seppur orgoglioso della sua carriera e del suo status attuale, si è detto pronto a prendersi una pausa dall’ottagono.

“C’è un limite. Voglio spingermi il più possibile, ho 37 anni e voglio approfittare del tempo ma ho bisogno di fare una pausa”, così ha concluso il lottatore.