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Conor McGregor tornerà in UFC alla casa bianca?

Conor McGregor tornerà in UFC alla casa bianca?

Il richiamo della gabbia è forte, ma il ritorno di Conor McGregor nell’Ottagono potrebbe dipendere da una location a dir poco unica: la Casa Bianca. L’idea di un evento UFC nella storica residenza presidenziale americana sembrerebbe aver riacceso la fiamma competitiva nell’ex campione UFC, e ora c’è anche il via libera del boss.

Conor McGregor (22-6 MMA, 10-4 UFC) non combatte un match ufficiale da luglio 2021, quando subì una grave frattura alla gamba nella sconfitta contro Dustin Poirier. Un tentativo di rientro era previsto per giugno 2024 contro Michael Chandler, ma un infortunio al piede lo ha costretto a rinunciare ancora una volta.

La proposta di Conor McGregor a Dana White per un evento storico… Accettata!

Sebbene la sua presenza sui social media sia costellata di richieste di incontri e ipotesi, l’interesse di McGregor è stato chiaramente stimolato dall’annuncio del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo l’intenzione di ospitare un evento UFC alla Casa Bianca nel luglio 2026. L’evento farebbe parte delle celebrazioni per il 250° anniversario dell’indipendenza americana.

I dettagli sull’evento sono ancora scarsi, ma McGregor ha subito espresso entusiasmo sui social media per la possibilità di far parte della card. “Felice 4 luglio, USA,” ha scritto su X, prima di condividere una foto scattata quest’anno con il Presidente. “Entusiasta dell’annuncio del Presidente Trump di un evento di combattimento UFC alla Casa Bianca. Ne sarei onorato! Contatemi!”

E la reazione del CEO della UFC, Dana White, non si è fatta attendere, sciogliendo ogni riserva. McGregor ha condiviso uno screenshot di una conversazione privata con White, dove sembra aver inviato due messaggi vocali. La risposta del dirigente? Un lapidario ma entusiasta messaggio di tre parole: “I LOVE IT.” (Mi piace). Un chiaro segnale che White è a bordo per l’idea di riportare il suo fighter più iconico in una cornice così eccezionale.

 

Tra rientro e questioni legali: le sfide di McGregor

Resta da vedere se Conor McGregor riuscirà a posizionarsi per un ritorno in tempo utile per il potenziale evento. La star di lunga data della UFC non ha ancora presentato test antidoping nel 2025 nell’ambito del programma anti-doping, e deve rientrare nel pool di test prima di ottenere il via libera per combattere.

Inoltre, McGregor è ancora coinvolto in questioni legali, con il processo d’appello in corso dopo essere stato dichiarato responsabile, all’inizio di quest’anno, per un’aggressione sessuale avvenuta nel 2018 nei confronti di Nikita Hand in una stanza d’albergo a Dublino.

Il desiderio di combattere in una cornice così storica è evidente, e ora con l’approvazione di Dana White, il sogno prende forma. Ma il percorso di McGregor verso l’Ottagono (e la Casa Bianca) è ancora costellato di ostacoli, sia fisici che legali. Il suo “pitch” a Dana White è un chiaro segnale che il fuoco competitivo non si è spento, ma la realtà dei fatti richiederà più di un semplice desiderio per concretizzare un rientro così spettacolare.