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Le parole di Mattia Faraoni e Claudiu Istrate dopo Oktagon VdA

Le parole di Mattia Faraoni e Claudiu Istrate dopo Oktagon VdA

Mattia Faraoni e Claudiu Istrate non hanno fatto mancare le loro dichiarazioni in merito alla controversia avvenuta ad Oktagon Valle d’Aosta.

Due sere fa, a Courmayeur, è andato in scena l’evento Oktagon presentato da Carlo Di Blasi. La card è stata capitanata dal match valevole per il titolo mondiale ISKA femminile dei pesi piuma tra la beniamina Martine Micheletto e la portoghese Débora Évora, vinto da quest’ultimo per KO al Round 3.

Prima ancora, abbiamo visto in azione due colossi del panorama italiano affrontarsi per un altro titolo mondiale ISKA, quello dei supermassimi. Stiamo appunto parlando di Mattia Faraoni, già campione sul limite dei pesi cruiser, e Claudiu Istrate, ex campione europeo noto in particolare per la sua esperienza in K-1.

L’incontro è finito purtroppo nella controversia per la condotta di Istrate, il quale è stato richiamato più volte dall’arbitro dopo aver sferrato ripetutamente dei colpi alla nuca di Faraoni. Il match è stato fermato immediatamente alla 1° ripresa, e di conseguenza Mattia ha conquistato il titolo ISKA via squalifica di Istrate, che ha lasciato il ring sotto gli assordanti fischi del Courmayeur Sport Center.

La delusione di Mattia Faraoni nell’intervista post-match

Mattia Faraoni, ormai campione in due categorie di peso, è rimasto deluso dal comportamento del suo avversario.

In questi ultimi giorni, il romano ha rilasciato delle dichiarazioni in diverse occasioni, anche sui social media, ma ora vi riportiamo quanto detto durante l’intervista post-match trasmessa durante la diretta su DAZN:

“Mi dispiace. Volevo fare una battaglia da 5 riprese, ma così… Io non ho colpe.

Non è la prima volta che (Claudiu) fa questo: all’ultimo match, in Giappone, è stato squalificato; anche nel penultimo match, finito in No Contest, ha dato un colpo dietro alla testa del suo avversario, che è svenuto.

Questa per me non è una vittoria, perché (quanto successo) vanifica tutto il periodo di preparazione.

Questi colpi fanno male anche a livello cerebrale. Quando sono mi sono fermato la prima volta, le mie gambe sono cedute.”

Claudiu Istrate risponde a Mattia Faraoni dopo la squalifica di sabato

Anche Claudiu Istrate, infine, ha rilasciato nella giornata di oggi delle dichiarazioni sul match di 2 giorni fa, tramite dei video caricati su Instagram.

Nel primo, “Grizzly” ha reso noto di essersi infortunato durante il match, e ha mosso delle critiche verso Faraoni, definendolo “un attore hollywoodiano”:

“Mi sono infortunato a metà match. L’ultima parte del match l’ho fatta solo col destro. Mattia, non è colpa mia se non riesco a colpirti bene quando ti giri e ti abbassi.

Impara ad essere meno attore. In tutte le vittorie che hai ottenuto sei stato un bravo attore, un bravo sceneggiante, hai finto di fare il bravo ragazzo. Con me non funziona così, io non mi vendo, con me o tutto o niente sul ring.

Mettete pure il video al rallentatore, i mie colpi sono andati qui (indicando col pugno la zona tra l’angolo della mandibola e l’orecchio, ndr.).”

Claudiu Istrate ha criticato anche la durata della pausa che si è preso Faraoni per riprendersi prima di continuare l’incontro, e si è dichiarato aperto a una rivincita, pur dubitando che Faraoni sia a favore:

“Quando vuoi, la rivincita ci sta, anche se non posso definirla una rivincita perché questo, per me, non è stato un match.

Forse hai visto solo la metà di quello che posso fare. Non ti vedo bene nel prossimo match, anzi penso che non vorrai combattere contro di me perché ti ca–i addosso.”

La risposta di Istrate alle critiche ricevute dopo Oktagon Valle d’Aosta

Nel secondo video caricato, l’italo-romeno si è poi rivolto a tutti coloro che lo hanno criticato per la condotta di sabato sera, affermando questa volta di non avere niente di personale contro di lui, e ha spiegato la foga mostrata sul ring:

“Non ho niente di personale contro Mattia. Io lo rispetto sia come sportivo che come persona.

Io faccio questo sport da 18 anni. Io ho rappresentato l’Italia per 2 volte, nel K-1, alla finale del torneo del 2023 e nel 2024, e non ho rispetto da parte vostra.

Questo non mi offende, ma ci tengo a dirvi che io ho 18 anni di esperienza (90 match da professionista, 30 da amatore), tante ossa rotte e tanti sacrifici fatti in palestra e nella vita per la mia famiglia.

Quando salgo su quel ring e vedo tutti i sacrifici fatti in tutti questi anni mancati di rispetto, io mi trasformo e divento veramente un grizzly.

Quando vedo che il mio avversario non accetta di combattere contro di me, mi rimane appiccicato e non mi lascia lavorare, e cerca scuse per farmi squalificare, questo mi fa andare fuori di testa.”