Il Club Italia Femminile passa dall’essere il protagonista di un docufilm sulla storia della pallavolo italiana all’ipotesi di chiusura da parte di Federvolley.
La fonte della notizia sarebbe Gian Luca Pasini, giornalista italiano esperto di pallavolo, che nelle ultime ore ha puntato l’attenzione sull’ipotesi di dire addio a questo storico progetto.
La federazione italiana non si è ancora espressa in merito, né dando credito alle parole del giornalista tantomeno smentendole.
Quel che è certo è che il Club Italia Femminile, negli ultimi anni, è molto cambiato rispetto agli albori dove vantava la presenza di campionesse quali Eleonora Lo Bianco, Elisa Togut, Paola Enogu ed Alessia Orro.
L’ultimo triennio del Club è stato considerato, dagli esperti del settore, un vero e proprio fallimento. Dal 2021 si contano tre retrocessioni consecutive e un’annata tutt’altro che spettacolare in B1, conclusa al penultimo posto in classifica.
Club Italia Femminile: è davvero ora di dire addio?
Il Club Italia Femminile viene avviato nel 1999 e da lì in poi ha formato, a livello sportivo, numerose atlete che sono riuscite a conquistare grandi riconoscimenti durante le loro carriere.
Il progetto nel corso del tempo ha assunto la veste di vero e proprio programma di formazione tecnica individualizzato, ma anche di identificazione e specializzazione di ruolo e di sviluppo della componente organico/muscolare, per garantire una prevenzione a livello fisico delle atlete.
Restano numerosi dubbi circa la veridicità di quanto affermato da Pasini, soprattutto in relazione alla recente creazione da parte della FIPAV del Club Italia del Sud.
Quest’ultimo è un progetto pilota, che ha l’obiettivo di consentire alle giocatrici selezionate di iniziare un percorso di crescita personale e sportiva, in totale sinergia con la propria società.
L’iniziativa è stata replicata, a febbraio di quest’anno, con il Club Italia del Centro, avente i medesimi obiettivi ma svolgendo la sua attività di selezione di atlete nelle regioni del Centro Italia.