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Conor McGregor smentito da USADA su utilizzo di eccezioni

Conor McGregor smentito da USADA su utilizzo di eccezioni

Conor McGregor sembra veramente vicino a mettere in atto i passi necessari a preparare il suo ritorno nell’ottagono della UFC.

Il fighter irlandese, infatti, ha espresso la sua volontà di rientrare nel gruppo di atleti che vengono periodicamente testati da USADA, l’agenzia anti-doping della quale si avvale la promotion.

Essere all’interno di tale pool di test da almeno 6 mesi ed essersi sottoposto ad almeno due controlli è prerequisito obbligatorio per ogni atlelta che intenda competre in UFC.

Conor McGregor non potrà avvalersi di nessuna eccezione

USADA ha rilasciato ieri delle dichiarazioni inerenti l’eventuale rientro nel loro protocollo di Conor McGregor.

The Notorius aveva auspicato di poter essere oggetto di alcuni eccezioni, previste dal regolamento in casi particolari, che gli avrebbero permesso di velocizzare i tempi e di tornare a lottare prima dei canonici 6 mesi. Tuttavia ieri il comunicato dell’organizzazione ha raffreddato gli animi in tal senso:

“McGregor non è ancora rientrato nel nostro pool di test e dovrà esserne parte per sei mesi prima di poter competere a meno che non venga concessa un’eccezione, che non riteniamo applicabile “, ha detto a ESPN Averi Walker, direttore della comunicazione di USADA.

Laddove ciò venisse confermato e, come da lui annunciato, il fighter si rendesse disponibile a rientrare nel protocollo da Febbario 2023, egli non sarebbe autorizzato a tornare a combattere prima di Agosto 2023 a oltre due anni dall’ultimo match avvenuto nel Luglio 2021.

 

 

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