IndoorAtletica

I 5 Velocisti più grandi della storia

I 5 Velocisti più grandi della storia

Le Olimpiadi sono terminate, ma non i nostri velocisti  dell’atletica che scenderanno in alcune tappe importanti della Diamond League, comprese le finali di Zurigo dell’8 e 9 settembre, perché quindi non stilare una bella classifica sui 5 più grandi velocisti che ci sono stati nella storia dell’Atletica Leggera?

I cinque più grandi velocisti di sempre

5) Justin Gatlin

Justin Gatling è l'unico atleta ancora in attività presente nella classifica
Justin Gatling è l’unico atleta ancora in attività presente nella classifica(Photo by Michael Steele/Getty Images)

A far parte di questa cerchia molto ristretta di atleti compare l’americano Justin Gatlin, il più longevo tra i velocisti presenti dato che, a quasi quarant’anni, Gatlin non accenna a fermarsi.

Gatlin dopo aver vinto i mondiali indoor nel 2003 nei 60 metri, conquista Atene ai Giochi Olimpici 2004 vincendo l’oro nella regina delle gare: i 100 metri piani con un ottimo tempo di 9”85. In quell’edizione non riuscirà a conquistare l’oro nei 200 metri dove si accontenterà del bronzo e prenderà anche un argento nella staffetta 4×100.

Gatlin è assolutamente il numero uno della velocità quegli anni e si ripete l’anno successivo ai mondiali di Helsinki dove vincerà questa volta anche i 200 metri, oltre ai 100 metri con 9”88. Lo scandalo doping e la successiva squalifica dalle competizioni, allontanerà Gatlin dalle competizioni fino al 2010.

Il 2011 però è un anno completamente da dimenticare, Justin si ferma alle semifinali nei mondiali, la sua carriera è in pericolo, anche perché sta per compiere trent’anni. Gatlin non molla. Si presenta a Rio in grande forma vincendo il bronzo nei 100 metri registrando persino il suo record personale di 9”79!

Da quel momento nascerà una rivalità con Usain Bolt tanto che Gatlin sarà di gran lunga l’avversario più forte che il giamaicano ha incontrato durante la sua carriera. Gatlin registrerà il tempo migliore in ben tre anni consecutivi dal 2014 al 2016 fermandosi però sempre all’argento nei due mondiali e alle Olimpiadi di Rio.

Si arriva così al 2017, ci sono i mondiali di Londra, probabilmente è l’ultima occasione per sconfiggere il rivale Bolt, battuto solo a Roma nella Diamond League 2013. È una finale lenta quella di Londra, ma Justin riesce finalmente a sconfiggere Usain Bolt con il tempo di 9”92.

Gatlin torna così sul tetto del mondo dopo ben dodici anni, un arco di tempo impensabile e impossibile per un velocista. L’americano però non ha nessuna voglia di smettere e conquista anche l’argento ai mondiali di Doha 2019. Purtroppo, svanisce il sogno di fare la quarta finale olimpica causa infortunio alle trials.

Si pensava ad un ritiro, ma Justin non ha alcuna voglia di smettere e torna nella Diamond League di Eugene il 21 agosto 2021. È proprio la straordinaria costanza che ci fa inserire Gatling tra i cinque migliori velocisti.

4) Maurice Greene

Maurice Greene ha anticipato l'epoca di Usain Bolt
Maurice Greene ha anticipato l’epoca di Usain Bolt

Negli anni a cavallo tra il novecento e il nuovo millennio, il dominatore dei 100 metri piani era Maurice Greene. Il primo trionfo per l’americano è stato ai mondiali del 1997 siglando 9”86.

Greene troverà nel biennio 1999-2000 il suo periodo d’oro, quello con più soddisfazioni e vittorie. Nei mondiali di Siviglia fa per la prima volta tripletta vincendo anche i 200 metri. A Sydney 2000 conquisterà il meritato oro olimpico nei 100 metri piani con 9”87 e vincerà anche la staffetta 4×100.

Greene resterà competitivo ancora per vari anni. Vincerà l’oro, sempre nei cento metri, ai mondiali canadesi del 2001 e all’ultima soddisfazione sportiva se la toglierà ad Atene 2004 dove conquisterà il bronzo con un gran 9”87.

Atene è stato anche il luogo in cui registrò il primato mondiale di 9”79 nel 1999. Record che durerà per ben sei anni quando Asafa Powell lo abbassò a 9”77.

In base ai risultati ottenuti Maurice Greene merita ampiamente di entrare in questa classifica, di essere riconosciuto come uno dei migliori velocisti mai apparsi sul pianeta.

3) Michael Johnson

Unico a vincere in una Olimpiade 200 e 400 metri piani
Unico a vincere in una Olimpiade 200 e 400 metri piani

Non poteva certamente mancare Michael Johnson in questa classifica. Il nativo di Dallas è riuscito nell’impresa di vincere alle Olimpiadi sia i 200 metri piani che i 400 metri, unico nella storia.

Michael Johnson dopo aver stravinto i mondiali nei 200 metri nel 91 e nel 95, aveva due soli obiettivi in mente: vincere la corsa ai giochi di Atlanta e fare il record del mondo. Il record, come ben sappiamo noi italiani, apparteneva a Pietro Mennea registrato nel lontano 1979 con un fantastico 19”72.

Johnson, nel 1996, riuscirà ad abbassarlo a 19”66. Ad Atlanta però entra nella leggenda. Michael Johnson vincerà prima i 200 metri stabilendo un record pazzesco di 19”32 e poi vincerà anche i 400 metri piani con 43”49 (record olimpico all’epoca).

Da quel momento Johnson non correrà più i 200 metri concentrandosi solo e soltanto con i 400. Mossa azzeccata dato che vincerà l’oro sia nei mondiali del 97, sia in quelli di Siviglia del 99 dove abbasserà il record del mondo a 43”18 e chiuderà in bellezza ai giochi di Sydney 2000 dove conquisterà nuovamente l’oro.

Si può considerare Michael Johnson come uno dei velocisti e degli atleti migliori della storia.

2) Carl Lewis

"Il figlio del vento" è stato uno dei più grandi sportivi della storia
“Il figlio del vento” è stato uno dei più grandi sportivi della storia

Ci troviamo di fronte a non solo uno dei velocisti migliori della storia, ma ad uno degli sportivi più grandi ed influenti che siano mai apparsi sul pianeta terra. È praticamente impossibili citare brevemente tutte le imprese che quest’uomo ha compiuto in carriera dato che Lewis oltre ad essere stato uno sprinter impressionante, è stato fenomenale anche nel salto in lungo, disciplina in cui ha vinto ben 4 ori olimpici su 4 edizioni.

Come sprinter “il figlio del vento” si fa notare a Helsinki 1983 dove vince i 100 metri piani con un 10”07. Entra nella storia delle Olimpiadi l’anno successivo nei giochi di Los Angeles dove conquista ben quattro ori olimpici eguagliando il grande Jesse Owens che ci riuscì nel lontano 1936 vincendo 100, 200, 4×100 e salto in lungo

La storia però è appena iniziata e Lewis si ripeterà ai mondiali di Roma 1987 non gareggiando soltanto i 200 metri. Arrivano i giochi Olimpici di Seul 1988 e il favorito però non è lui, ma Ben Johnson. La finale dei 100 metri di quell’anno diventa una delle gare più seguite della storia della competizione, anche perché c’è aria di record del mondo.

Lewis corre alla grande fermando il record del mondo a 9”92, ma Johnson è imprendibile e abbassa il record persino a 9”79. Il mondo è scioccato, come Lewis del resto, ma presto Ben Johnson viene trovato positivo all’antidoping e viene squalificato, così la medaglia d’oro passa nelle mani di Carl Lewis. A Seul Lewis si fermerà al secondo posto nei 200 metri piani.

Con Ben Johnson lontano dalle gare, Carl Lewis non ha rivali e ai mondiali di Tokyo 1991 vincerà l’ultimo oro nei 100 metri togliendosi la soddisfazione di registrare un’altra volta il record del mondo portandolo a 9”86.

Con tre ori su quattro ai mondiali, due ori su due alle Olimpiadi nei 100 metri, un oro e un argento nei 200 metri sempre alle Olimpiadi, Carl Lewis merita di essere riconosciuto come uno degli sprinter migliori di sempre.

1) Usain Bolt

Usain Bolt è semplicemente il più grande velocista della storia
Usain Bolt è semplicemente il più grande velocista della storia

La Giamaica ha sempre avuto un’ottima tradizione di velocisti, ma mai nessuno aveva vinto qualcosa nei 100 metri piani alle Olimpiadi. Lennox Miller, infatti, si era fermato prima all’argento e poi al bronzo nei giochi olimpici del 68 e 72, Don Quarrie argento nel 76 sempre nei 100.

Tutto cambia all’esplosione di un uomo: Usain Bolt. La prima partecipazione ai giochi olimpici è ad Atene 2004 in cui un appena diciottenne Bolt si ferma alle semifinali dei 200 metri. I primi segni di un cambiamento arrivano nei mondiali di Osaka del 2007 dove conquisterà un argento ai 200 metri con un 19”91 dietro all’americano Tyson Gay.

Dall’anno successivo però non ce ne sarà più per nessuno. Si presenta ai giochi di Pechino in splendida forma e scioccherà i velocisti e il mondo vincendo i 100 metri registrano il record del mondo di 9”69 per di più esultando già almeno 20 metri prima. È iniziata l’era di Usain Bolt. Pochi giorni più tardi stravincerà anche i 200 metri abbassando anche qui il record del mondo a 19”30.

Tutti amano Usain Bolt per il suo carisma, per i suoi modi di fare e per la sua forza. L’anno successivo a Berlino è il grande favorito e continua a impressionare il mondo. Farà un’altra volta il record del mondo in entrambe le corse. Nei 100 metri ferma il tempo a 9”58 e nei 200 metri a 19”19, record ancora imbattuti.

Verrà squalificato dalla finale dei 100 metri ai mondiali del 2011 per una falsa partenza, ma si rifarà vincendo i 200 metri con 19”40 e la staffetta 4×100. Ci sono i giochi di Londra e Bolt questa volta ha a che fare con una concorrenza spietata come il connazionale Blake e gli americani Gatlin e Gay.

Ci si domanda se questa volta riuscirà ancora a vincere. Bolt dominerà pure in questa occasione i 100 metri con 9”63, i 200 con un pazzesco 19”32 e la staffetta 4×100 con l’attuale record del mondo a 36”84. Le Olimpiadi sono sempre di Usain Bolt.

Da quel momento inizierà la seconda parte di carriera in cui Bolt farà tempi “più umani”, ma continuerà ancora a vincere. Porterà l’oro a casa nei successivi due mondiali del 2013 e 2015 vincendo tutte e tre le competizioni e si appresta per disputare la sua ultima Olimpiade.

A Rio 2016 è chiamato alle ultime imprese e c’è ancora il suo più grande rivale Justin Gatlin – uno dei più grandi velocisti – affamato di vittorie, vuole correre più veloce di Bolt. Il trionfo sarà ancora una volta del Giamaicano Usain Bolt. Tutti pensano che Bolt si ritiri e invece correrà anche nei mondiali del 2017.

Nelle ultime due gare della sua carriera avviene la caduta. Per la prima volta dopo 9 anni tra Olimpiadi e mondiali Usain Bolt non arriverà primo nei 100 metri piani. Si fermerà al terzo posto vedendo trionfare proprio il suo più grande avversario Justin Gatlin.

Ha modo di rifarsi nella staffetta 4×100, ma, dopo pochi metri, mentre si avviava per correre l’ultima frazione si accascerà al suolo per un crampo. Si chiude così la carriera unica del più grande velocista della storia con 9 medaglie d’oro su 9 alle Olimpiadi, 11 oro, 2 argenti e 1 bronzo ai mondiali.

Stiamo cercando nuovi elementi per il nostro staff! Ci sono diverse posizioni disponibili: se sei interessato, CLICCA QUI.

Per farti due risate a tema wrestling, segui i nostri amici di Spear Alla Edge su Instagram!

Abbiamo aperto il nostro canale Telegram! Rimani sempre aggiornato CLICCA QUI.

I 5 Velocisti più grandi della storiaSeguici su Google News