Maxym Berezan, giocatore dei Warriors Bologna, ha parlato a The Shield of Sports dopo l’incontro di Sabato con i Panthers Parma, perso dai felsinei per 12-45.
Il runningback, nato e cresciuto sul gridiron felsineo, è tra i migliori corridori del campionato di Prima Divisione. Ha corso per 293 yarde nelle sei partite giocate in Regular Season quest’anno, trovando la end zone in tre occasioni. Inoltre, svolge le mansioni di Place Kicker, nel ruolo di Punter, nelle azioni degli Special Teams.
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Ringraziamo i Warriors Bologna e il giocatore per aver permesso l’intervista.
Intervista a Maxym Berezan, RB dei Warriors Bologna
Prima della fase ad orologio c’è l’incontro con i Panthers all’Alfheim Field, con quale mentalità siete arrivati al match di Sabato?
Maxym Berezan:”Per quanto riguarda il match di sabato, durante la settimana ci siamo allenati in maniera tranquilla ma da arrivare ben concentrati alla partita. Purtroppo gli errori iniziali che hanno portato nel primo quarto ad un vantaggio avversario di 14-0 hanno contribuito a buttarci giù psicologicamente, cosa che purtroppo accade spesso e su cui sarà necessario lavorare per crescere come squadra“.
Siete rimasti coinvolti nella lotta per il terzo posto, quali aspettative avete per il post-derby?
Maxym Berezan:”Se avessimo vinto e ci fossimo piazzati terzi in classifica avremmo approfittato della bye week per ripassare gli schemi e avere buon timing perché avremmo giocato contro squadre già affrontate, per cui non era necessario ulteriore scouting. Questo discorso sarà comunque valido per i prossimi incontri“.
Parlando del match contro i Dolphins che avete vinto alla Week 6, quale è stato il fattore chiave del vostro successo?
Maxym Berezan:“L’attacco è riuscito a girare bene e stare di più in campo, dando la possibilità alla difesa di salire più riposata e risultare più efficace. Il fatto di vedere la difesa che ferma bene l’attacco avversario ci pone in un atteggiamento mentale di positività e carica“.
Quale è stato il momento migliore e quello peggiore della vostra stagione fino ad oggi?
Maxym Berezan:“Il momento migliore è stato la vittoria contro i Ducks Lazio, perché durante la partita ha funzionato tutto molto bene tra lanci, corse, blocchi. Il post partita insieme ai ragazzi è stato carico di emozione. Il momento peggiore è stata la sconfitta a Firenze contro i Guelfi, perché eravamo arrivati veramente sicuri e determinati, ma subito dopo le prime segnature avversarie siamo crollati mentalmente. La chiave delle partite è sempre l’atteggiamento mentale delle squadre“.
Quale sarà il vostro obiettivo principale in vista della seconda fase della regular season?
Maxym Berezan:“Ora come ora, vincere entrambe le partite della fase ad orologio“.
Quale è stato il tuo primo approccio con il football?
Maxym Berezan:“A 16 anni dopo aver visto il film con Adam Sandler “L’altra sporca ultima meta” mi piacque moltissimo l’idea del football, così grazie a delle ricerche su internet insieme ad un amico trovammo la squadra dei Warriors Bologna con cui cominciai ad allenarmi“.
Che tipo di rapporto c’è con la franchigia?
Maxym Berezan:“Il rapporto è veramente buono, per me sono come una seconda famiglia, da quando ho iniziato a giocare dodici anni fa mi sono sempre trovato bene e sono sempre rimasto fedele alla squadra”.
Hai avuto dei momenti difficili nella tua carriera?
Maxym Berezan:“Fortunatamente per ora no: dal punto di vista fisico non ho mai avuto infortuni gravi che compromettessero l’attività sportiva; dal punto di vista mentale sono sempre stato in grado di mantenere un atteggiamento di sportività e tranquillità che mi consente tuttora di vivermi bene questo sport“.
Pensi di poter essere convocato per il Blue Team in futuro?
Maxym Berezan:“Una volta presa la cittadinanza italiana, forse!“.
Cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere questa strada?
Maxym Berezan:“Anche se può sembrare banale il mio consiglio è quello di ascoltare sempre i coach e mettere in pratica ciò che vi dicono con fiducia verso gli stessi, così da crescere come giocatori. Questo sport riuscirà a darvi in cambio un fantastico clima di fratellanza di squadra (che personalmente non ho percepito in altri sport che ho praticato in passato), tanta coesione e voglia di festeggiare vittorie e affrontare le sconfitte. Il football insegna ad avere una disciplina cha al giorno d’oggi manca un pò nei giovani“.