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Khamzat Chimaev: un inizio in UFC come nessun altro

Khamzat Chimaev ha iniziato la sua avventura in UFC in modo pressochè strabiliante. Non starò qui a parlare delle, evidenti, notevoli qualità tecniche-mentali di Chimaev, ma più un quadro sui motivi per cui ritengo il fighter d’origine cecena come uno tra i migliori impatti mai visti in UFC scomodando persino nomi di primo piano.

Grandi partenze di nomi illustri

Khabib Nurmagomedov

Il primo nome che viene in mente quando si parla di Chimaev è ovviamente quello di Khabib Nurmagomedov, tanto da essere paragonato fin dal debutto all’attuale campione dei pesi leggeri UFC. Ma come è iniziata la scalata in UFC per “The Eagle”?

Khabib fa il suo debutto nel gennaio 2012 vincendo per TKO nel corso del secondo round contro Kamal Shalorus. Un’ottima presentazione, non c’è che dire, se non per il suo secondo incontro nell’organizzazione. Infatti sei mesi più tardi combatterà un match molto equilibrato con il fortissimo grappler Gleison Tibau con un esito per decisione unanime che suscitò molte polemiche. L’avversario in effetti riuscì a bloccare molti tentativi di takedown regalando un match molto chiuso. Una vittoria per Khabib al suo secondo match che non convince.

Israel Adesanya

Mi permetto di dire che il campione dei pesi medi ha avuto un percorso simile a quello del sopracitato Khabib. Esordio mozzafiato ottenendo un bel knockout al secondo round, ma anche per lui è il secondo incontro che fa storcere il naso a fan e addetti ai lavori. L’avversario è il nostro Marvin Vettori che espone i limiti di Adesanya per larga parte della contesa. Esito (vittoria per split decision) che pure in questo caso divide l’opinione pubblica (a mio avviso aveva vinto Vettori). Hype smontato? Inizialmente sì, ma Israel si riprenderà ben presto arrivando a vincere persino il titolo mondiale l’anno successivo.

Conor McGregor

Parlando di inizi scoppiettanti come non citare il fighter irlandese? Se qualcuno dovesse pensare che il fighter di Dublino si è fatto strada in UFC grazie solo e soltanto alla sua parlantina, beh, si sbaglia di grosso. Conor McGregor debutta nel lontano 2013 vincendo per Kkockout nel corso del primo round contro Marcus Brimage. Il solo match finito ai punti anche per lui è il suo secondo incontro ed è contro un giovane Max Holloway. Questa volta però non ci sono dubbi sulla decisione; l’irlandese ha vinto meritatamente. In seguito continuerà a vincere per KO contro atleti come Diego Brandao, Dustin Poirier, Dennis Siver per fare la storia successivamente contro Mendes, Aldo e via dicendo.

Junior Dos Santos

Forse non tutti ricordano l’arrivo di questo meteorite nella massima divisione UFC. Esordire contro Fabricio Werdum non è proprio il massimo, eppure “Cigano” si sbarazza del connazionale in appena 80 secondi. Trenta secondi in meno sono bastati nel suo secondo match per spedire al tappeto il grattacielo Stefan Struve. Ormai l’uragano si è scatenato e Dos Santos continuerà a collezionare vittime illustre come Mirko Cro Cop, Gabriel Gonzaga, Roy Nelson, Shane Carwin e vincendo il titolo in un lampo contro Cain Velasquez.

Ecco, forse è questo uno dei migliori inizi che abbia mai avuto un combattente nella prima organizzazione al mondo di MMA.

Questi sono alcuni dei guerrieri che sono partiti con il piede giusto, anzi, alla grande, in UFC. Ci sono stati anche dei fighter che dopo però si sono persi come Johnny Walker o come Volkan Oezdemir ad esempio. Altri che hanno avuto un inizio sottotono per esplodere in seguito (penso a Max Holloway, Dustin Poirier, Gilbert Burns).

E ora arriviamo finalmente al nocciolo della questione. Il combattente che ha avuto il miglior inizio in UFC ritengo sia Khamzat Chimaev per una serie di motivi.

Frequenza

Il Ceceno, tra i vari aspetti sorprendenti, ha dalla sua anche il fattore frequenza. Dopo aver battuto John Phillips il 16 luglio 2020, decide di tornare in azione appena 10 giorni dopo (per altro scendendo di categoria) ottenendo un’altra vittoria schiacciante per TKO nel corso del primo round. Nessuno prima d’ora aveva vinto due match in 10 giorni in UFC. Si rivede in azione nemmeno due mesi dopo (tornando nei medi) annientando il povero Gerald Meerschaert in appena 17 secondi con un solo colpo.

I combattenti citati in precedenza (Khabib, Conor, Adesanya, Dos Santos) non hanno affrettato i tempi (giustamente), o comunque non come Chimaev!

Dominio e danni subiti

Su questo c’è poco da dire. Khamzat ha letteralmente distrutto tutti i suoi avversari con una facilità incredibile. Grappling o striking non sembra fare la differenza per lui.

Ok, pure McGregor, Khabib e altri hanno dominato i propri avversari, ma Khamzat Chimaev ha subito solo due colpi in tre match. Penso non si sia mai visto un dato del genere in ben tre combattimenti di MMA nell’azienda leader del settore.

Duttilità

Chimaev anche prima di entrare in UFC ha alternato i suoi incontri tra pesi welter e pesi medi sempre uscendone vincitore e non terminando mai i suoi match ai punti. E questo è un altro aspetto che lo differenzia dai colleghi. Combattere al limite dei 77 kg, o a 84 kg, per lui sembra non ci sia nessuna differenza.

Ah, per darvi un’idea sul suo peso, nel giugno 2018 ha partecipato e vinto un torneo di freestyle wrestling nella categoria – tenetevi forte – di 92 kg!

Siamo arrivati alla fine di questo articolo, per cui vi chiedo: dove può arrivare Khamzat Chimaev? Qual è la categoria giusta per lui? Pensate sia il suo il miglior inizio di un combattente in UFC?

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