BasketIndoor

La NBA avrebbe tentato di corrompere la vittima di McGregor

La NBA sarebbe nel pieno del mercato delle trade dei giocatori ma non riesce a scrollarsi di dosso la macchia di quanto accaduto a Miami con McGregor.

Durante gara 4 delle finali a Miami, poi vinte dai Denver Nuggets, The Notorious ha dato il peggio di sé, mandando prima all’ospedale la mascotte di casa con la quale avrebbe dovuto inscenare un’innocua gag,  e, poi, cosa molto più grave venendo accusato di stupro da una donna.

La violenza sarebbe avvenuta nel palazzetto degli Heat, dove, come mostra innegabilmente un video, la ragazza si è effettivamente recata in bagno insieme al lottatore irlandese, con la security della NBA a presidiare la porta impedendo l’accesso a chiunque.

La NBA finirà nei guai con Conor?

Conor McGregor ha subito la gravissima accusa ma, oggi, anche la NBA si è trovata nell’occhio del ciclone, non solo per la connivenza del suo personale addetto alla sicurezza ma anche perché avrebbe provato a mettere a tacere la vittima corrompendola.

Come riportato per primo dal tabloid Daily Mail, l’avvocato difensore della vittima, Ariel Mitchell, ha rivelato che la lega professionistica di basket avrebbe offerto alla sua assistita 100mila dollari per comprarne il silenzio ed insabbiare il caso ma l’0fferta sarebbe stata poi ritirata quando la notizia è trapelata.

La lega ha categoricamente smentito la notizia definendola assolutamente priva di fondamento.