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Alcune franchigie della NFL rinunciano ai Workout in presenza della offseason

Le franchigie NFL non tornano in campo

New York Giants, Cleveland Browns, Las Vegas Raiders e gran parte dei giocatori degli Chicago Bears hanno deciso, insieme ad altre franchigie, di non eseguire gli allenamenti sul campo previsti dalla NFL in una nota diffusa a tutte le squadre sulle modalità di ritorno durante la offseason.

Allenamenti in presenza cancellati: Il piano della NFL

Nella giornata di Mercoledì, la NFL aveva annunciato un piano per il ritorno in sicurezza ai campi di allenamento. Il tutto si concentra su tre fasi: La prima (19 Aprile – 14 Maggio) consiste in meeting privati giornalieri della durata di due ore, sono proibiti i lavori in campo o con i coach, mentre la capienza per alcuni luoghi, come le sale pesi, resta limitata. Il tutto servirà per far vaccinare giocatori, allenatori e famiglie.

Durante la seconda fase (17-21 Maggio) si torna in campo, con gli esercizi eseguiti a velocità moderata, secondo come scritto sul contratto collettivo, mentre per l’ultima fase (24 Maggio-19 Giugno), gli allenamenti saranno a massima intensità, ci saranno anche incontri virtuali o dal vivo e minicamp obbligatori. In queste ultime due fasi i contatti durante gli allenamenti saranno proibiti.

La lega aveva deciso di estendere alcune norme utilizzate nel corso della regular season precedente, come l’indosso della mascherina e il distanziamento sociale, mentre le squadre si impegnano a contrastare la pandemia con test giornalieri e vaccinazioni ai membri dello staff.

Allenamenti in presenza cancellati: Alcune squadre si tirano indietro

Già dalla diffusione delle nuove norme, alcune squadre avevano storto il naso. I giocatori di Denver Broncos, Seattle Seahawks, Tampa Bay Buccaneers e Detroit Lions sono stati i primi a optare per non partecipare ai workout volontari, seguiti dai New England Patriots e dalle squadre citate sopra.

JC Tretter, Centro titolare dei Cleveland Browns e Presidente della Associazione dei Giocatori (NFLPA), ha diffuso un comunicato a nome di tutti i membri della franchigia dell’Ohio, dove affermava che l’unica soluzione possibile in un periodo dove il Covid non è ancora stato debellato del tutto sia quella di continuare con gli allenamenti da remoto, seguendo uno dei diritti scritti nel contratto collettivo firmato lo scorso anno insieme con i proprietari della lega.

Non è escluso che nelle prossime ore i giocatori di altre squadre potrebbero decidere di non tornare in campo fino alle inoculazioni dei vaccini.

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