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NFL: Causa legale in arrivo?

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I procuratori generali di sei stati hanno scritto una lettera a Roger Goodell, commissario della NFL, esprimendo molta preoccupazione per il trattamento riservato alle dipendenti da parte della lega.

La NFL è stata dunque ammonita per la mancanza di un concreto miglioramento della cultura del posto di lavoro. Se le cose non cambieranno, i procuratori generali hanno avvertito la lega che intraprenderanno un’azione legale nei suoi confronti.

NFL: Accuse molto gravi nei confronti della lega

La lettera delinea numerose preoccupazioni di discriminazione di genere da parte della NFL che vanno dal pessimo trattamento delle donne che hanno subìto violenza domestica fino alla loro assunzione e promozione negli uffici della lega.

Tale ammonimento arriva mentre il Congresso indaga su come la lega abbia gestito le denunce di molestie sessuali nel front office dei Washington Commanders.

La lettera è stata firmata da Letitia James, procuratore generale di New York, città dove ha sede la lega, e dai procuratori generali di Illinois, Massachusetts, Minnesota, Oregon e Washington State.

La lettera citava anche un articolo del New York Times che raccoglieva le affermazioni di più di 30 ex dipendenti della NFL che affermavano di aver avuto diversi problemi con la lega, tra cui ricevere contatti indesiderati da parte dei superiori, partecipare a feste dove venivano assunte delle prostitute, essere scavalcate nelle gerarchie lavorative a causa del loro sesso, ed essere licenziate per essersi lamentate di tale discriminazione.

“La NFL deve fare meglio. I nostri uffici useranno tutto il peso della nostra autorità per indagare e perseguire le accuse di molestie, discriminazione e ritorsione da parte dei datori di lavoro”, scrivono gli avvocati generali statali.

In una risposta inviata tramite mail, Brian McCarthy, portavoce della NFL, ha dichiarato:

Condividiamo l’impegno dei procuratori generali a garantire che tutti i nostri luoghi di lavoro, compresi gli uffici della lega e dei 32 club, siano diversi, inclusivi e liberi da discriminazioni e molestie. Abbiamo fatto grandi passi in avanti nel corso degli anni a sostegno di questo impegno, ma riconosciamo che noi, come molte altre organizzazioni, abbiamo più lavoro da fare. Non vediamo l’ora di condividere con i procuratori generali le politiche, le pratiche, i protocolli, i programmi educativi e le partnership che abbiamo implementato per agire su questo fronte e confermare che l’ufficio della lega e i nostri club mantengono un luogo di lavoro rispettoso dove tutti i nostri dipendenti, comprese le donne, hanno l’opportunità di prosperare”.

McCarthy ha ribadito come tali programmi della lega siano una vera e propria iniziativa di formazione completa per tutti i dipendenti attraverso partnership con organizzazioni come RISE, GLAAD, Paradigm e The Winters Group, senza dimenticare altri gruppi in cui i dipendenti possono interagire, imparare e sostenersi a vicenda all’interno di comunità più piccole come il BEN (Black Engagement Network), il PIN (Parents Initiative Network) e il WIN (Women’s Interactive Network).

Ricordiamo anche che il mese scorso la NFL ha cambiato la cosiddetta “Rooney Rule”, progettata per garantire maggiori opportunità alle donne e alle minoranze razziali. A partire da questa stagione, infatti, tutti i 32 club devono assumere almeno una donna o un membro di una minoranza etnica o razziale come assistente allenatore offensivo. La persona riceverà un contratto di un anno e lavorerà a stretto contatto con il capo allenatore e lo staff offensivo per acquisire esperienza.

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