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UFC: i 10 migliori fighter dell’anno 2020 – Prima parte

Come ogni anno è tempo di bilanci. Questo 2020 è stato un anno molto particolare per ragioni ovvie. Tutti gli sport si sono fermati per molto tempo, dal Calcio, al Basket, i motori e le Olimpiadi sono state rimandate al 2021. Dana White invece è riuscito, contro tutto e tutti, a far rimanere ferma l’organizzazione per sole sei settimane svolgendo gli eventi con la massima sicurezza possibile.

Quindi, dato che anche quest’anno UFC è riuscita a svolgere moltissimi eventi, si possono tirare le somme di quali sono stati gli atleti migliori di questo 2020.

Menzione d’onore: Glover Teixeira

Come potevo non spendere due parole su un quarantunenne che è stato derubato dalla title shot (il 26 dicembre è stato annunciato il match per il titolo dei massimi leggeri tra Jan Blachowicz ed Israel Adesanya) dopo aver vinto cinque match consecutivi negli ultimi anni? Dopo la batosta subita contro Gustafsson – nel lontano 2017 – sembravano finiti i tempi migliori per il brasiliano. Niente di più sbagliato, dato che Teixeira vince tre match di fila nel 2019 e nel 2020 si supera. Prima massacra letteralmente l’ex contendente al titolo Anthony Smith, vincendo per TKO nel corso del quinto round in un match brutale. Poi, a novembre ha guadagnato di diritto la title shot dominando nel grappling un altro ex contendente alla cintura come Thiago Santos – quest’ultimo appena tornato nella gabbia dopo l’equilibrato match contro Jon Jones nel 2019 – vincendo per sottomissione nel corso del terzo round.

Un anno fantastico per un combattente classe 1979. Per il 2021 si presume per lui un match titolato non appena uscirà il vincitore di Blachowicz vs Adesanya di marzo 2021 a UFC 259.

10: Brandon Moreno

Il messicano non è stato soltanto il protagonista di uno dei match più belli dell’anno, se non dell’intera storia della divisione al limite delle 125 libbre, ma ha avuto delle vittorie di un certo rilievo giocandosi appunto, nel corso del 12 dicembre 2020, l’opportunità di vincere la cintura.

A marzo, nel primo evento a porte chiuse, vince per decisione unanime contro Jussier Formiga, per poi, a novembre, sbarazzarsi di Brandon Rovyal per TKO nel corso del primo round. Si arriva quindi a quel 12 dicembre dove, insieme al campione, fa la storia della divisione mettendo in piedi un match straordinario terminato con un pareggio.

Nel 2021 avrà la seconda opportunità per conquistare la cintura al limite delle 125 libbre e vedremo se risulterà a fine anno ancora una volta come uno dei migliori dell’intero roster.

9: Charles Oliveira

Nona posizione per “Do Bronx”. Inizia il 2020 forte di una profonda striscia positiva – ben sei vittorie di fila – e affronta Kevin Lee a marzo. L’americano sembrava possedere le carte in regola per avere la meglio sull’asso del BJJ, ma Oliveira fa un match perfetto e porta a casa il match per sottomissione nel terzo round. Dopo questa vittoria, Oliveira è lanciatissimo verso la top five, attende solo l’occasione giusta. Questa si presenta nell’ultimo PPV dell’anno, UFC 256, e il suo avversario è niente meno che Tony Ferguson. L’ex campione interim viene da una pesante sconfitta contro Justin Gaethje ad aprile, la sua condizione è un’incognita, ma resta sempre un avversario pericolosissimo. Il match però è stato totalmente a senso unico, con il brasiliano che riesce ad avere la meglio nei pochi scambi in piedi, ma soprattutto a terra fa valere tutta la sua abilità: saranno più di 10 i minuti di controllo al suolo su 15 minuti di combattimento.

Una prestazione sbalorditiva che, oltre a valergli l’ottava vittoria consecutiva, lo pone ad un passo dall’occasione titolata. Nel corso del prossimo anno potrà finalmente coronare il suo sogno di vincere la corona UFC? Sono tutti avvertiti, “Do Bronx” è affamato.

8: Jan Blachowicz

Può non trovare spazio il nuovo campione dei massimi leggeri? Assolutamente no. Blachowicz combatte a febbraio il match più importante – fino ad allora – della sua carriera e, oltre ad avere l’opportunità di vendicare la sua sconfitta, ha soprattutto l’occasione, in caso di vittoria, di mettere le mani sulla cintura dei massimi leggeri. Tre minuti bastano al polacco per sbarazzarsi di Corey Anderson, volando dritto verso il campione Jones. Ma l’ex campione “Bones”, dopo aver difeso con grande difficoltà il titolo contro Dominick Reyes, decide in seguito di rinunciare alla cintura per via di alcuni problemi con la dirigenza UFC.

Titolo vacante e l’avversario di Blachowicz sarà proprio Dominick Reyes, colui che è andato ad un passo da conquistare la cintura, dal battere uno dei GOAT di questo sport. Questa volta però sono nove i minuti di cui Blachowicz ha bisogno per annientare l’avversario e coronare il sogno di una vita.

Chiude così il decennio come campione al limite delle 205 libbre, una cintura pesantissima che è sinonimo di un certo Jon Jones, passato nel frattempo nella divisione dei pesi massimi per cercare di conquistare la cintura.

I piani per lui nel 2021 sono ambiziosi: a marzo sarà chiamato a difendere per la prima volta la cintura contro non un contendente al titolo qualunque, ma contro l’attuale campione dei pesi medi Israel Adesanya. Un match che promette scintille, la data fissata è il 6 marzo 2021.

7: Kevin Holland

Ecco un altro fighter che merita un grande applauso. Holland – ex avversario del nostro Alessio Di Chirico in un match chiuso, vinto per decisione unanime con un esito controverso – dopo aver perso contro Brendan Allen nell’ultimo match dell’anno precedente, sì è rimboccato le maniche. Per prima cosa è rimasto inattivo per un paio di mesi e poi ha iniziato a combattere tantissimo con la voglia di spaccare tutto. Il primo a farne le spese è Anthony Hernandez, che crolla sotto i colpi di Holland dopo soli 39 secondi dall’inizio del match. In estate è il turno di Joaquin Buckley, con Holland che vince per TKO nel corso dell’ultimo round, guadagnando il premio “performance of the night”. Il 19 settembre vincerà ai punti con Darren Stewart e il 31 ottobre guadagnerà, contro un debuttante Charlie Ontiveros, un altro “performance of the night”. Chiude l’anno in maniera perfetta vincendo contro una leggenda come Jacaré Souza grazie ad un impressionante knockout dopo neanche due minuti di match.

Cinque vittorie su cinque incontri disputati in un anno di cui quattro match in cinque mesi, è record in UFC e merita assolutamente di entrare in questa classifica. Ci si lamenta – giustamente – che tanti fighter sono poco attivi, beh, di certo Kevin Holland non è uno di questi.

6: Israel Adesanya

L’attuale campione dei pesi medi ha avuto un anno particolare: ha disputato due match dove il primo è stato uno dei più noiosi mai visti nell’intero sport, ma il secondo è stata una delle prestazioni migliori mai viste in un match titolato.

Il 7 marzo, main event di UFC 248, Israel Adesanya è chiamato a difendere per la prima volta la cintura appena conquistata contro Robert Whittaker. Lo sfidante è il quarantatrenne Yoel Romero. L’attesa è molta, c’è la sensazione di vedere un grandissimo match, dato che i due sono pronti a staccare la testa dell’altro. Beh, niente di tutto ciò. I due, come anticipato prima, daranno vita a uno dei match più brutti nelle MMA in cui scambieranno pochissimi colpi, e alla fine la spunterà Adesanya ai punti.

Piovono critiche, insulti e molti pronosticano la sconfitta del campione a breve e direttamente nel prossimo match. L’occasione si presenta il 27 settembre, ad Abu Dhabi, e il brasiliano Paulo Costa è il prescelto. I due si stuzzicano da anni sui social e finalmente hanno l’occasione di risolvere la questione dentro la gabbia, nel modo più sano ed onesto possibile. L’attesa è così tanta che per molti è già il match dell’anno, ci si aspetta fuochi d’artificio, ma anche questa volta sarà Adesanya a smentire tutti, ma in maniera positiva. Il match sarà completamente a senso unico con lo sfidante che non riesce davvero mai a colpire una volta pesantemente il campione. Il nigeriano è perfetto, distrugge Costa in 9 minuti esatti confermandosi come l’indiscusso numero uno al mondo al limite degli 84 kg.

Israel Adesanya ora non ha più avversari con lo status di contendenti credibili al titolo, e a fine anno ecco la decisione: salirà nella categoria successiva combattendo direttamente per il titolo contro Jan Blachowicz. Mossa coraggiosa di Adesanya che evidentemente vuole vedere se è pronto per affrontare l’uomo che vuole più di tutti, ed il suo nome è Jon Jones.

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