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WBO irremovibile sulla sfida tra Anthony Joshua e Oleksandr Usyk

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WBO irremovibile sulla sfida tra Anthony Joshua e Oleksandr Usyk

La WBO vuole dare risposte sul futuro dell’ex re dei cruiser Oleksandr Usyk. Lui e il suo team sono stanchi di aspettare. Premono per avere delle risposte ed averle al più presto. È un momento di stallo quello della divisione dei pesi massimi. Tutto ruota attorno all’attesa riunificazione mondiale tra i due campioni britannici Anthony Joshua e Tyson Fury, di cui tanto si parla, ma che ancora non ha un’ufficialità. Intanto il pugile ucraino non riesce ancora ad ottenere né la chance mondiale che gli spetta, essendo ormai da più di due anni lo sfidante WBO ufficiale, né la sfida intermedia contro Joe Joyce che gli è stata proposta il mese scorso dall’ente e ancor prima dall’entourage del neo campione Europeo.

 WBO è chiara e vuole la sfida

WBO, ossia la World Boxing Organization ordina il match tra Anthony Joshua e Oleksandr Usyk.

Come intimato già qualche giorno fa dal presidente Luis Batista Salas la federazione non è più disposta a concedere ulteriore tempo al campione in carica britannico. Dopo la lettera indirizzata in settimana ad Eddie Hearn, con la quale l’ente gli dava 48 ore di tempo per dimostrargli un valido motivo che impedisse ancora una volta la realizzazione della sfida contro l’ucraino, il promoter della Matchroom Boxing aveva chiesto alla WBO di attendere fino a lunedì 24 per poter discutere la questione con il suo pugile, ma questa è stata irremovibile.

Con la vittoria legale di Deontay Wilder e il terzo match con Tyson Fury in dirittura di arrivo per il 24 luglio e nel contempo il naufragare della riunificazione totale delle cinture dei massimi tra il “Gipsy King” e AJ, non c’era più alcuna ragione di aspettare. Quindi adesso il team di Joshua e quello di Usyk, secondo quanto stabilito dall’organizzazione con sede a Puerto Rico, avranno dieci giorni per trovare un accordo; in caso contrario si procederà con l’asta.

WBO preme su entrambi i pugili

Oleksandr Usyk è stato nominato sfidante ufficiale al titolo fin dall’indomani del suo passaggio ai pesi massimi in virtù del suo status di campione WBO delle 200 libbre. Da allora sono passati quasi due anni e mezzo e non ha ancora ottenuto la sua chance mondiale nella classe regina.

Sempre dalla nomina nella nuova divisione il pugile ucraino ha combattuto solo due incontri: quello poco probante contro l’americano Chazz Witherspoon e quello decisamente più impegnativo contro il Del Boy londinese Dereck Chisora. Complici della sua scarsa attività prima un infortunio alla spalla, poi la pandemia.

In questi anni intanto Joshua ha avuto i suoi due incontri con il Destroyer di origini messicane Andy Ruiz e poi la difesa con lo sfidante ufficiale IBF Kubrat Pulev. Nel 2020, nello stesso momento, gli obblighi di difesa pendenti su di lui erano sia quello con il bulgaro che con Usyk.

Quest’ultimo, così come la WBO, si è mostrato indulgente e gli ha concesso di affrontare prima il Cobra. Poi entrambi sono stati pazienti nuovamente in vista della storica riunificazione mondiale: la federazione ha ordinato a gennaio una sfida con in palio una cintura “Ad interim” tra Usyk e il numero due del ranking Joe Joyce per temporeggiare in attesa che Joshua affrontasse Fury.

Ora però è arrivato il momento per i due di affrontarsi. Non si ha la certezza, ma quasi sicuramente il match si terrà nel Regno Unito.

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