Mike Tyson nonostante non combatta da 15 anni suscita sempre l’emozione da parte dei fan. La sua vita al di sopra delle righe, i suoi comportamenti dentro e fuori il ring lo hanno reso una figura affascinante.
Ora verranno raccontati alcuni aneddoti, ripresi dalla sua autobiografia “True”, che in pochi sanno sul campione più giovane della storia dei pesi massimi (titolo conquistato ad appena vent’anni!).
La vita in carcere
Mike Tyson entra in carcere nel febbraio del 1992 con l’accuso di stupro. Ecco cosa scrive riguardo agli inizi in galera senza censura
“Ci misi 13 mesi per capire come comportarmi. Mi assegnarono un mentore di nome Earl, un detenuto modello. All’inizio l’ho minacciato, poi mi spiegò come funzionavano le cose li dentro mentre passeggiavamo. Mi diceva di non salutare alcuni gruppi, neanche le guardie. Poi mi disse di non fermarmi a guardare nel caso dovessi assistere ad un omicidio, ad uno stu*ro“.
Sempre nel carcere, Mike racconta che era solito fare sesso ogni giorno, anche con delle guardie. In più, grazie all’aiuto di un detenuto che gli spiegò che doveva leggere le lettere che gli inviavano i fan così da farsi mandare qualsiasi cosa che voleva, iniziò a chiedere soldi, droga, foto di ragazze.
Sul carcere ci ritorneremo.
Le due enormi e costosissime case
La sua casa a Las Vegas era di 24.000 metri quadrati tutta di Versace (Gianni Versace lo chiamò spesso in prigione). Il gigantesco portone aveva maniglie di cristallo. C’era un’altissima cascata con due leoni MGM ai lati. I soffitti diffondevano il rumore dell’acqua, per rilassarsi. Aveva stanze per guardare film, impianti stereo che costavano più di molte auto. Al piano superiore c’erano statue di 155 cm di grandi pugili del passato.
Nell’enorme giardino c’erano alberi esotici da 30.000 dollari l’uno arrivando a pagare 200.000 dollari l’anno per la manutenzione.
In un’altra casa di ben 4600 metri quadrati, nel Connecticut, Mike Tyson aveva ben 19 stanze da letto, 13 cucine, una piscina interna ed una esterna, un armadio da 100 metri il tutto condito da una camera da letto solo da 500 metri quadrati.
Per quanto tempo “Iron Mike” alloggiò in quella villa? Beh, non molto. Ci è andato massimo 10 volte e l’ha tenuta per ben 6 anni. Altra dimostrazione che Mike non era proprio tirchio.
La prima moglie, insieme alla madre, cercò di farlo arrestare in Russia
Mike era in Russia con la sua prima moglie Robin Givens e la madre di lei, il matrimonio era ormai allo sfascio. Erano nella hall dell’hotel e tutto di un tratto sia Robin che la madre cominciano ad urlare e a chiedere alla guardia giurata di arrestarlo. La guardia gli disse “Venga qui”, Mike rispose “Non si preoccupi, quelle donne sono stronze”. La guardia tirò fuori una bottiglia di vodka e cominciarono a bere.
Ma non è finita qui. Robin e sua madre dicevano che lui la picchiava ogni sera in Russia, ma veniva smentita proprio dalla sua truccatrice che sosteneva di truccarla ogni giorno e di non aver mai visto un livido.
Il comportamento da folle nel Team Tyson e le aggressioni a Don King
Era la fine degli anni 80, Mike era già fuori controllo e racconta nel libro alcuni suoi comportamenti all’interno del team.
“Fu un periodo incredibile ad Ohio, prendevo tutti a calci nel sedere. Non licenziavo nessuno, ma comandavo a bacchetta. Una volta mi ricordo di aver tirato un calcio in testa a Don King talmente forte che EB vide sollevarsi dalla sua testa una nube di polvere, o così disse che gli era sembrato.
Una volta dissi a Don King di non aver mai visto un milione di dollari in contanti, così gli ordinai di andarli a prendere. Don mi rispose che la banca era chiusa, ma non mi importava nulla, doveva fare in modo di farmeli trovare. Alcuni mi dicevano di non far arrabbiare Don King perché aveva fatto uccidere delle persone e io chiesi se avevano paura di lui, così – boom – gli tirai un calcio in testa”
Mi dicevano di stare attento con Don King anche perché probabilmente gli avevo causato dei danni cerebrali con tutte quelle botte e lui aveva raggiunto i sessanta, ma se penso a tutto quello che mi ha fatto, mi viene voglia di ucciderlo anche adesso“
Non voleva più combattere a 24 anni
L’8 gennaio 1990 Mike Tyson salì su un aereo per Tokyo scalciando ed urlando. Disse
“Non volevo combattere più, in quel periodo avevo solo voglia di far sesso, feste. Ero ingrassato di quasi trenta libbre”.
Mike in quel periodo doveva affrontare Bouster Douglas, ma scrisse che lo sottovalutava, che aveva messo knockout tutti gli avversari che avevano battuto Douglas. Sappiamo tutti come andò a finire. Fu uno degli upset più grandi della storia dello sport.
Questi sono solo alcuni degli aneddoti riguardo uno degli sportivi più famosi di tutti i tempi.