Adrian Newey, storico progettista della F1, ha tirato una stoccata alla Ferrari nella sua autobiografia.
Il progettista della Red Bull e vincitore di ben 11 Campionati Piloti e 9 Campionati Costruttori, ha rilasciato la sua biografia “Come ho progettato il mio sogno”.
Tra i vari capitoli del libro ce n’è uno che ha sconvolto la comunità della F1 e riguarda la stagione 2015, quando Newey era rientrato da un paio di anni in Red Bull.
Nel paragrafo si fa chiaro riferimento alla Ferrari e ad un sentore che aleggiava nel paddock.
Adrian Newey: la FIA aiutava la Ferrari
In un capoverso della biografia di Adrian Newey si legge:
“Le proteste della Ferrari sarebbero diventate un tema ricorrente nel corso degli anni. Se qualcosa non gli andava bene, ecco che arrivavano le proteste; non so se avessero un appoggio, ma di sicuro Mosley ed Ecclestone avrebbero energicamente negato. Nei box della F1 si cominciò a dire che FIA in realtà era l’acronimo di ‘Ferrari International Aid’ (Aiuto Internazionale alla Ferrari).”
Il progettista della Red Bull ha poi accennato ad un fatto sconcertante:
“Nel 2015 venne fuori che la Ferrari aveva un contratto segreto con la FIA che gli permetteva di mettere un veto su qualsiasi cambiamento regolamentare; era la conferma che tra la Federazione e la squadra i sospetti erano fondati.”
Continuando a leggere questo capoverso, Adrian Newey aggiunge:
“Accade tutto quando vennero brevettate le sospensioni attive; Williams e McLaren riuscivano a farle funzionare bene, la Ferrari no. Accade che Gerhard Berger per poco non ci rimise la pelle a Barcellona. Max Mosley, che chiaramente voleva favorire la Ferrari a discapito della concorrenza, invocò l’articolo 3.15 del regolamento e le sospensioni vennero bandite; questa era la realtà negli anni ’90.”