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Carlos Mota sospeso: fatale l’antidoping a UFC Vegas 63

Carlos Mota sospeso: fatale l'antidoping a UFC Vegas 63

Carlos Mota è stato sospeso dalla Nevada Athletic Commission: il fighter brasiliano è risultato positivo al meldonium in occasione di UFC Vegas 63.

Il test antidoping fallito dal peso mosca risale allo scorso 29 ottobre 2022, giorno in cui Carlos Mota ha esordito in UFC a Las Vegas contro Cody Durden.

Alla fine Mota ha perso il suo debutto per decisione unanime: il risultato dell’incontro rimarrà invariato a prescindere dalla sospensione.

Joel Bekker, il sostituto procuratore generale del Nevada, ha comunicato che Mota è risultato positivo al meldonium, una sostanza vietata agli atleti in ogni momento, sia in gara che fuori.

Carlos Mota è risultato positivo al meldonium

Damon Martin e MMA Fighting hanno diffuso la notizia della sospensione di Carlos Mota.

La sospensione del fighter braasiliano è stata inizialmente emessa dalla NAC il 15 dicembre e poi prorogata oggi, martedì 17, in attesa di un’udienza disciplinare completa o di un potenziale accordo, che sarà annunciato in una prossima riunione.

Carlos “Tizil” Mota, campione dei pesi mosca della LFA (Legacy Fighting Alliance), ha una buona carriera alle spalle e un record complessivo di 8-2.

Approdato però da pochissimo nella promotion più prestigiosa, rischia ora un lungo stop dopo un aver disputato un solo incontro in UFC (quello perso con Durden, appunto).

Il meldonium, che è stato aggiunto per la prima volta alla lista delle sostanze proibite dell’Agenzia mondiale antidoping nel 2016, è elencato tra i modulatori ormonali e metabolici.
Questo principio attivo ha delle capacità di vasodilatazione e migliorerebbe il flusso sanguigno, incrementando di conseguenza l’apporto di ossigeno ai tessuti del cuore.