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Carpanelli Warriors: Settore giovanile in grande fermento

Malgrado il periodo vacanziero, attorno alle diverse formazioni guerriere c’é un grande lavoro portato avanti dalla società ma soprattutto dal responsabile dell’intero Settore Giovanile Davide “Babba” Baroni. Una specie di puzzle, nel quale far coincidere le età dei ragazzi praticanti, le caratteristiche tecniche dei singoli allenatori e le disponibilità confermate dei Team Manager. Il tutto […]

News dalla 1° Divisione FIDAF

Malgrado il periodo vacanziero, attorno alle diverse formazioni guerriere c’é un grande lavoro portato avanti dalla società ma soprattutto dal responsabile dell’intero Settore Giovanile Davide “Babba” Baroni.

Una specie di puzzle, nel quale far coincidere le età dei ragazzi praticanti, le caratteristiche tecniche dei singoli allenatori e le disponibilità confermate dei Team Manager.

Il tutto per il raggiungimento di un nuovo anno agonistico, quello che partirà il prossimo ottobre, nel quale i guerrieri saranno ancora una volta protagonisti nelle varie categorie con una propria formazione.

Già ampiamente raggiunto il numero di giocatori nelle tre formazioni giovanili (Under 18, Under 15 e Under 12) per poter iscrivere i Blue al Campionato Italiano.

I Carpanelli Warriors hanno nuovamente superato la quota raggiunta la scorsa stagione di un centinaio di atleti pronti a partire, considerando anche il Team di Under 21 Coppa Italia attualmente ancora in via di allestimento definitivo.

I nuovi arrivi, amalgamati con i vecchi già in forza, hanno consentito a Baroni di architettare addirittura due formazioni per la categoria Under 15, dati i tanti atleti presenti in questa fascia d’età rappresentata dai ragazzi nati tra il 2008 e il 2010; ci saranno gli Under 15 Blue, con quelli che hanno già maturato un po’ di esperienza negli anni pregressi e gli Under 15 White, formata dai nuovi arrivi e da quelli che ancora non hanno provato le brezza di entrare in campo con casco e spalliera pronti alla tenzone.

Ma il reclutamento dei giocatori, non è stato l’unico vero impegno.
Quasi altrettando complicato è stato anche il fatto di destinare un numero congruo di allenatori ad ogni categoria.

Non è affatto semplice reperire figure tecniche in grado di trasmettere professionalmente i fondamentali di questo sport ai ragazzi di differenti età.

La cosa più complicata è stata proprio quella di progettare coaching staff equilibrati, non solo composti necessariamente da allenatori ufficiali con patentino federale, con ragazzi ancora privi di questa certificazione, ma desiderosi di iniziare un nuovo percorso tecnico , magari affiancandolo anche a quello di giocatore nelle formazioni senior – afferma proprio Babba Baroni – ma alla fine ce la stiamo facendo ed ancora non ho finito completamente la selezione.

Ma cosa significa esattamente allenare ragazzi giovani e giovanissimi a prepararsi ad un contatto fisico, e quante persone sono mediamente coinvolte?

Questa è certamente una delle difficoltà più frequenti da affrontare per chi fa il mio lavoro – continua Babba – questo sport non è solo forza ed onda d’urto, ma impone regole, disciplina, rispetto, sacrificio. Il tutto condito da una sana vena di divertimento, come impone il cerimoniale del football giovanile. Immaginate un ragazzino di 11 anni, con un casco che a volte pesa più della sua stessa testa, che riceve un bloccaggio e cadere per terra. E’ proprio qui che il coach deve avere l’accortezza di trasformare questa apparente sconfitta in una sana voglia di rivincita nell’azione successiva, ma senza esagerare o demotivare il giocatore. In fondo non addestriamo soldati al combattimento, ma semplicemente vorremmo costruire un gruppo di amici accumunati da una passione per uno sport coinvolgente ai massimi livelli, e direzionarli verso un obiettivo condiviso: la vittoria sul campo.
Circa il numero di allenatori ed assistenti, per quanto sia interessante nel nostro club, non è mai abbastanza. Ora ho una lista operativa di una quindicina di nominativi che hanno già aderito al progetto, ma ne sto cercando qualcun altro per rendere più fluido tutto il percorso del movimento giovanile guerriero.

E con questo continuo lavoro, anche il mese di agosto vedrà continuamente stretti contatti tra gli addetti ai lavori, compresi quelli già al mare, in montagna o addirittura, all’estero.
La voglia di fare bene e, se possibile, meglio del 2022, è tanta e i presupposti ci sono alla grande.

Ufficio Comunicazione Carpanelli Warriors Bologna