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Dana White consente ai fighter di portare bandiere in UFC

Dana White consente ai fighter di portare bandiere in UFC

Dana White ha deciso: da oggi in poi i fighter avranno il permesso di portare qualsiasi bandiera dentro la gabbia UFC.

Le bandiere sono sempre state utilizzate negli sport da combattimento – e anche nelle mixed martial arts – da quei fighter che ci tenevano a rappresentare con orgoglio il proprio paese di appartenenza.

Tutto però è cambiato con lo scoppio della guerra, tuttora in corso, tra la Russia e l’Ucraina. L’Ultimate Fighting Championship decise di non consentire più ai lottatori di portare una bandiera nell’ottagono, qualunque essa sia. Tuttavia, il presidente UFC Dana White recentemente ha cambiato idea.

Perché Dana White ha cambiato idea sulle bandiere?

Dana White nella conferenza stampa post UFC Vegas 80 ha spiegato le ragioni della reintroduzione delle bandiere in UFC:

“Mi trovavo in vacanza durante la settimana dell’indipendenza messicana. Pensavo a questo ban che avevamo deciso in passato, ma mi mandava fuori di testa. Allora ho detto che possono andarsi a farsi fottere tutti i quanti e ho deciso di riportare le bandiere in UFC”.

Il presidente UFC aggiunge: “Siamo diventati tutti molto sensibili e deboli. Se le bandiere feriscono le tue emozioni, sono affari tuoi, questa storia mi ha stancato”.

Proprio nella serata di UFC Vegas 80, Joe Pyfer al termine dell’incontro vinto per sottomissione contro Abdul Razak Alhassan, ha festeggiato al centro della gabbia con una bandiera degli Stati Uniti d’America.

Dana White è conosciuto anche per la sua personalità forte, per le sue decisioni inusuali. Ad esempio, in piena pandemia, precisamente nell’estate 2020, la UFC si è adeguata con i vari protocolli di sicurezza per tutto il personale e per tutti gli atleti preoccupandosi di far indossare mascherina e tutto il resto, tranne per Dana White.

Il presidente UFC assisteva ai weigh in e agli eventi senza mascherina affermando che non aveva paura del virus.

 

 

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