Ferrari non ha nascosto la delusione interna alla squadra per non aver spinto al limite la propria vettura nell’ultima gara del WEC a Portimao.
Il responsabile corse e test Giuliano Salvi ha ammesso che la 499P Le Mans Hypercar avrebbe potuto spingere un po’ di più nella seconda parte di gara. Comunque, la squadra ha raggiunto il secondo posto con Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina.
Salvi avrebbe forse preferito per la Ferrari una strategia meno prudente e conservativa.
Salvi confessa cosa la Ferrari avrebbe potuto fare di diverso a Portimao.
Giuliano Salvi ha confessato alla stampa che avrebbe preferito vedere una Ferrari più intraprendente nell’ultima gara del World Endurance Championship.
L’ingegnere italiano si è messo poi a spiegare la strategia adottata dal team, che ha intrapreso la via più prudente per quanto riguarda la scelta delle gomme nella 6 ore di Portimao. La squadra ha preferito questa scelta, anche come reazione all’elevato degrado sperimentato durante la gara di debutto della 499P nella 1000 miglia di Sebring il mese scorso.
Queste le dichiarazioni di Salvi in merito: “Quando eravamo a Sebring probabilmente non ci siamo preoccupati abbastanza di conservare le gomme, qui invece avremmo potuto spingere molto di più. Abbiamo cercato di evitare il cedimento delle gomme, ma con il senno di poi forse abbiamo esagerato. Però ogni volta che mettiamo la macchina a terra impariamo qualcosa di nuovo, e questa è la cosa più importante”.
Le Ferrari hanno corso esclusivamente con le gomme medie, mentre avrebbero forse potuto anche azzardare il mix di medie e morbide utilizzato dalla vincitrice Toyota e dalla Porsche, che ha conquistato l’ultimo gradino del podio. Ma la strategia derivava forse anche dalla necessità di accumulare quante più miglia su un progetto ancora embrionale.
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