La città di Miami vara un nuovo piano per il GP che dovrebbe svolgersi nel 2022 dopo alcune proteste dei residenti.
Formula 1: ecco come cambia il piano per il GP di Miami
Nei piani iniziali, la Formula 1 doveva correre in un circuito cittadino che sarebbe sorto a Miami Gardens, a pochi chilometri dal centro della città marittima. Ma lo scorso Ottobre alcuni residenti avrebbero aperto una causa civile mettendo sotto accusa la città di Miami, i Miami Dolphins (squadra il sui proprietario, Stephen Ross, ha l’appalto per la costruzione del tracciato) e la Formula 1 stessa sulla base di discriminazioni razziali (Miami Garden ha la maggioranza della popolazione afro-americana).
Nel nuovo progetto, che verrà votato Mercoledì prossimo, viene esclusa la parte del centro cittadino coinvolgendo però l’Hard Rock Stadium, stadio dei Dolphins stessi, e liberando dall’obbligo di chiusura la 199° Strada, una delle maggiori arterie trafficabili della città che quindi rimarrà aperta per tutta la durata del GP.
Gli stessi Dolphins hanno anche messo sul piatto l’installazione di barriere isolanti per ridurre il rumore proveniente dalle strade durante il GP oltre a monitorare la qualità dell’aria durante l’intera durata dell’evento. L’evento così composto ed architettato avrebbe trovato l’appoggio anche di Rodney Harris, sindaco di Miami Gardens, che inizialmente si era schierato contro l’attuazione del progetto, oltre al fatto che la società promotrice avrebbe assicurato una serie di benefit per la città (Miami sarebbe stata una delle 23 città ad ospitare la Formula 1 oltre a dare alla città oltre 5.000.000 $ per la comunità ed un programma scolastico avanzato).
Chi però non è d’accordo è la responsabile del movimento attivista contro il GP di Miami, l’ex commissario di Miami Dade Betty Ferguson che ha dichiarato: “Questo progetto non ha nulla a che vedere con la nostra comunità. Non so a cosa stia pensando il consiglio cittadino supportandolo ma noi faremo di tutto affinché ciò non avvenga.”