Alcuni piloti della Formula E hanno chiesto a gran voce un cambio del format delle Qualifiche, da sempre molto controverse.
Formula E: le proposte per il cambio della Qualifiche
Il format corrente delle Qualifiche in Formula E vede i piloti divisi in 4 gruppi e l’ordine dei piloti nei vari gruppi è determinato dal piazzamento in Classifica Generale; di fatto, i primi 6 piloti in Classifica partono per il giro lanciato nel primo gruppo, a seguire gli altri piloti; alla fine della prima “manche” di Qualifica, i primi 6 piloti si sfidano nella Superpole. Se da una parte questo aumenta lo spettacolo, penalizza i piloti che non riescono a fare il giro cronometrato in tempo.
L’ultimo esempio si è avuto durante le Qualifiche di Gara 2 di Diriyah, con Oliver Rowland che, rallentando gli avversari, ha fatto sì che Mitch Evans non si qualificasse insieme a Renè Rast ha preso la bandiera a scacchi. Lo stesso Rowland si è qualificato alla fine 13°, lasciandogli un po’ di amaro in bocca.
Lo stesso Rowland ha dichiarato: “Il formato attuale è fin troppo estremo a volte, capisco che vogliano gare sempre esaltanti ma dal punto di vista del pilota può essere frustrante. In Arabia Saudita ho concluso le gare 6° e 9° ma non mostrano l’intento delle qualifiche. Credo ci sia un modo migliore per fare le Qualifiche: basterebbe mettere le Qualifiche mezz’ora dopo le FP2 di modo che il tracciato non sia così impraticabile.”
Alla domanda se questo nuovo format potrebbe decidere, in qualche modo, il vincitore del Campionato, Rowland ha aggiunto: “Certo che sì. Non credo che qualcuno si opporrà, l’obiettivo minimo è vincere la gara partendo dal Gruppo 1 come ha fatto lo scorso anno Antonio Felix da Costa.”
James Barcley, Team Principal della Jaguar, riguardo la mossa effettuata da Rowland ci va giù pesante: “Non è stata un mossa professionale, non si può trattenere i piloti e la FIA dovrebbe prendere delle contromisure. Ora siamo un Campionato Mondiale e tutti devono avere la possibilità di qualificarsi, dato il fatto che siamo in fondo alla pit-lane tutti i team dovrebbero aspettarci, appena usciamo dalla pit-lane però gli altri vanno di fronte a noi e controllano la velocità; se il tuo controllo della velocità significa non far qualificare un rivale, allora c’è un problema.”