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Formula G. Nasce la nuova serie automobilistica per il 2024

Formula G. Nasce la nuova serie automobilistica per il 2024

La Formula G, rebranding della ACE Championship, è una nuova serie automobilistica elettrica che farà il suo debutto ufficiale nel 2024.

Da ormai oltre 10 anni a questa parte, il motorsport è entrato a pieno nell’idea di salvaguardare l’ambiente con nuove tecnologie e nuovi campionati.

E, a proposito di nuovi campionati, nel 2024 farà il suo debutto la Formula G, una nuova serie di monoposto a ruote scoperte rigorosamente elettrica fondata sulle basi della vecchia ACE Championship da Dilbagh Gill, ex team principal della Mahindra in Formula E e l’ex pilota Nick Heidfeld.

 

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Cos’è la Formula G?

Nelle scorse ore, Nick Heidfeld e Dilbagh Gill, hanno presentato ufficialmente la Formula G, la nuova serie automobilistica elettrica a ruote scoperte che farà il suo debutto nel 2024.

Questo campionato svolgerà il ruolo di serie di supporto ad altre competizioni motoristiche, anche a combustione a patto che abbiano dei carburanti non inquinanti, il tutto per far fede al suo nome. G infatti sembrerebbe stare per “Green”.

Le vetture che saranno utilizzate si chiameranno FG-ETwin, ossia una versione modificata delle vecchie Gen2 della Formula E già presentate lo scorso febbraio in India.

La prima stagione dovrebbe iniziare a 2024 inoltrato (alcun round in concomitanza con la Formula E ndr) e sarà formata da quattro campionati indipendenti suddivisi in regioni, ognuna di esse avrà 10 franchigie di squadre con 40 piloti, di cui 20 correranno nella F-G2 (auto a potenza ridotta per i debuttanti e piloti amatoriali ndr) mentre gli altri 20 professionisti correranno nella più potente F-G1.

Il calendario e tutti i piloti verranno poi annunciati a breve, mentre durante il lancio Gill ha dichiarato ai microfoni di racer.com:

“Sono orgoglioso del fatto che, dopo aver ricevuto il sostegno ad ogni livello dello sport, la Formula G, lanciandosi come serie di supporto in più regioni, sia la prima serie globale a creare una convenienza e un’accessibilità uniche per regione, che ci consentiranno di attrarre una maggiore diversità di proprietari di squadre, piloti, meccanici e ingegneri. Creando allo stesso tempo un numero significativamente maggiore di opportunità di carriera dentro e fuori la pista”.