Francis Ngannou ha ottenuto sabato, a UFC 270, la prima vittoria ai punti della sua carriera, solitamente costellata da affermazioni per KO, contro Ciryl Gane.
Tuttavia, dopo la lettura dei verdetti ed essere stato dichiarato vincitore, non è stato il presidente della UFC Dana White ad allacciargli la cintura di campione attorno all vita, come usualmente accade, bensì il matchmaker della promotion, Mick Maynard.
Dana White aveva, invece, adempiuto al compito alla fine del co-main event che aveva visto Deiveson Figueiredo riconquistare il titolo dei pesi mosca.
Infine, elemento ancora più inusuale, White non ha presenziato neanche alla conferenza stampa post-evento, mentre, solitamente, è sempre il primo ad incontrare la stampa, soprattutto in occasione di card numerate come quella di sabato, per fornire i dati relativi all’affluenza di pubblico ed ai bonus distribuiti per le prestazioni degli atleti.
Intervistato su tale assenza, Francis Ngannou si è dimostrato sorpreso.
Francis Ngannou: chiederò anch’io spiegazioni
“Non lo so. Devi chiederlo a lui“, ha risposto Ngannou quando gli è stato chiesto perché White non si fosse fermato a mettergli la cintura. “No, non ho niente a che fare al riguardo. Penso che sia stata esclusivamente una loro decisione. Chiederò anch’io spiegazioni in merito”.
Inoltre Francis Ngannou è rimasto ugualmente stupito nell’essere messo al corrente dell’assenza del presidente dalla conferenza stampa:”Wow OK non sapevo nemmeno questo” ha riposto il campione dei pesi massimi.
Quella di Ngannou e del suo agente con UFC sta diventando una storia di incomprensioni e mancati accordi che sembra non avere fine. Il campione ha ora esaurito tutti gli incontri ai quali era obbligato da contratto e non ha fatto mistero di essere molto insoddisfatto del trattamento che sta ricevendo dalla promotion. Tuttavia il comportamento tenuto dal presidente non sempra far presagire un atteggiamento conciliante per la soluzione della controversia.