Israel Adesanya ha parlato della brevissima esperienza dietro le sbarre. Una volta è accaduto in Australia e l’altra negli Stati Uniti d’America.
Il combattente nigeriano naturalizzato neozelandese raramente è stato coinvolto in episodi con la legge. Una di queste situazioni è stata nel novembre scorso, pochi giorni dopo aver perso il titolo dei pesi medi contro Alex Pereira a UFC 281.
‘Izzy’ stava in aeroporto per tornare a casa in Nuova Zelanda, ma viene ammanettato da dei poliziotti; la causa è un tirapugni illegale. Adesanya racconta l’episodio a ‘The MMA Hour’ di Ariel Helwani: “Ero giù di morale per aver perso ancora una volta contro l’uomo e tutto d’un tratto mi ritrovo ammanettato e non capivo il perché. Poi mi rendo conto che la causa era quel tirapugni che mi aveva regalato un fan”.
Israel Adesanya parla del carcere
Israel Adesanya ha detto di non accettare più regali da parte dei fan: “Non lo faccio per cattiveria, ma non sai mai cosa possono fare i fan. Quello fu un incidente, ma che ne sai se provano a mettere sostanze illegali?”.
‘The Last Stylebender’ racconta della sua reazione dentro la cella: “Poche ore prima mi trovavo al Garden di New York e poi sono finito in carcere; è stato surreale. Ho iniziato a meditare penso per una quindicina di minuti perché pensavo a troppe cose. Sono uscito dopo 45 minuti. Sono stato poco tempo, per cui è stato anche divertente”.
Ad ogni modo, non è stata la prima volta in cui il campione dei pesi medi UFC è stato arrestato: “E’ successo nel 2010 ad Auckland. C’erano quattro tipo e uno di loro stava molestando la ragazza di un mio amico. Io decido di combatterli e prendo a calci uno, scivolando anche per terra. Poi arriva un poliziotto e mi ammanetta subito. Intanto un altro ragazzo stava per colpirmi con un tirapugni, ma l’ho evitato”.
Israel Adesanya conclude affermando che queste sono state le sue due uniche esperienze di arresto e intende non voler mettersi più nei casini.
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