Jaime Munguia è risultato positivo ad un test antidoping al quale si è sottoposto lo scorso 4 Maggio dopo il match contro Bruno Surace.
Come riportato dal sempre ben informato giornalista ESPN, Mike Coppinger nelle urine del pugile messicano sono state riscontrate tracce dei metaboliti del testosterone.
Ora Jaime Munguia ed il suo team legale avranno a disposizione 10 giorni di tempo per chiedere che venga analizzato anche il campione B, come prassi, in modo da avere una controprova del risultato.
Il 3 Maggio, in Arabia Saudita, l’ex campione WBO dei pesi superwelter aveva battuto Surace in maniera esremamente dominante, aggiudicandosi una larga decisione unanime e infliggendo all’avversario la prima sconfitta della sua carriera. Il combattimento costituiva la rivincita tra i due dopo che, nel Dicembre 2024, il francese aveva scioccato il pubblico messicano mettendo KO il beniamino locale alla sesta ripresa sul ring di Tijuana.
Ovviamente ora il team di Surace grida all’ingiustizia e chiede che l’esito del match di Riyadh venga mutato in no contest e, laddove gli ulteriori test dovessero confermare la positivià al testosterone di Jaime Munguia, probabilmene otterrà quanto richiesto.
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