Giallo a Tokyo 2020 dopo che un atleta coreano ha accusato Javad Foroughi, medaglia d’oro nella Pistola ad Aria Compressa 10 metri, di appartenere ad una organizzazione terroristica nazionale.
La storia dell’infermiere iraniano che ha lottato contro il Covid potrebbe essere macchiata dal suo presunto passato e presente.
Javad Foroughi pode perder medalha após ser acusado de integrar o Força Quds do Corpo de Guardas da Revolução Iraniana
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— BandSports (@bandsports) July 30, 2021
Bufera a Tokyo 2020: Javad Foroughi è un terrorista?
Tutto nasce dall’accusa fatta da Jin-Jong Oh, atleta dello stesso sport dell’iraniano, accusato di essere un membro del Corpo di Guardie della Rivoluzione Iraniana, un organismo nazionale creato dall’Ayatollah Khomeini nel 1979 e che a quarant’anni dalla sua fondazione è stato messo nella lista nera degli Stati Uniti come organizzazione terroristica.
Non è la prima volta che l’Iran entra nell’occhio del ciclone per questioni simili, dato che nei mesi precedenti era stato chiesto al CIO di fare delle indagini sulla morte di Navid Afkari, condannato a morte per essersi messo contro il regime locale, che ha messo la commissione etica del Comitato Olimpico Internazionale sotto accusa per essere complice della situazione.
In un’intervista fatta prima delle Olimpiadi, Javad Foroughi aveva dichiarato che aveva imparato ad usare la pistola in un luogo vicino all’ospedale dove lavorava come infermiere, mentre a peggiorare la sua situazione c’è anche il fatto che sul podio aveva eseguito un saluto militare.
Un giornale locale aveva scritto che la sua vittoria era inaspettata e la competizione è stata vinta da un membro delle Guardie che difende allo stesso tempo la salute dei suoi conterranei e il santuario dell’Imam Reza.