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Jon Jones: le intercettazioni prima dell’arresto

Dal nostro partner: FIGHT

Francesco Auletta
Jon Jones: le intercettazioni prima dell’arresto

Jon Jones è stato arrestato la settimana scorsa con l’accusa di violenza domestica e danneggiamento di un veicolo, dopo aver aggredito la fidanzata Jessie Moses in una camera del Caesars Palace davanti alle loro tre figlie.

Al momento dell’arresto, Jones ha opposto resistenza e ha anche dato delle testate al cofano anteriore dell’auto della polizia. Ora il fighter non è più sotto custodia, ma dovrà prendere parte a un’udienza il 26 questo mese.

Nelle ultime ore, inoltre, è stata pubblicata in rete la chiamata fatta dalla sicurezza del Caesars Palace alla polizia per segnalare questo caso di violenza domestica.

I momenti precedenti all’arresto di Jon Jones

“E’ un fighter professionista di MMA, Jonathan Jones. La donna si rifiuta di tornare nella sua stanza.

Stiamo cercando di assisterla e provando ad aiutarla per recuperare le sue cose, ma non vuole tornare nella stanza dove alloggia.”

Nella chiamata, l’addetto alla sicurezza ha reso noto come la Moses ha cercato di smentire l’aggressione quando si vedeva chiaramente il sangue che le usciva dalla bocca e dal naso e che aveva sporcato i suoi vestiti.

Jessie era nel momento della segnalazione assieme alle sue figlie, e non voleva tornare nella sua camera perché Jon Jones era ancora lì.

Altri maggiori dettagli sono stati resi noti nei verbali dell’arresto.

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