Jon Jones con il nuovo regolamento Usada messo in atto nel 2019 non sarebbe stato positivo nel rematch contro Daniel Cormier.
Il nome di Jon Jones è anche legato alle numerose infrazioni al regolamento antidoping dell’Ultimate Fighting Championship. Infatti, ‘Bones’ è stato pizzicato per ben tre volte dall’agenzia Usada per aver infranto diverse norme.
Una di queste lo ha portato a saltare il main event dello storico UFC 200 contro Daniel Cormier con una squalifica di 12 mesi. In seguito al combattimento sempre contro ‘DC’ nel luglio 2017 è stato trovato nuovamente positivo dall’agenzia Usada con Jones che è stato ancora una volta squalificato. Tuttavia, ciò non sarebbe mai accaduto se ci fosse stato il nuovo regolamento messo in atto nel 2019.
Jon Jones vuole che il suo nome non sia più legato al doping
Jon Jones ha risposto alle domande dei giornalisti durante il media day di UFC 285 riguardo i suoi problemi con l’antidoping e ha dichiarato “Ecco, dovete sapere che l’Usada dal 2019 non considera doping se un’atleta dovesse rimanere nel limite dei 100 picogrammi assunti. Io nel 2017 sono stato squalificato per 33 picogrammi”.
Questo è stato confermato in passato direttamente da Jeff Novitsky, il vicepresidente per la salute dei fighter. Inoltre, Jones vorrebbe che il suo risultato contro Daniel Cormier cambi da no contest a vittoria per tko “Mi piacerebbe che quel match venga tramutato in vittoria. Io ho passato l’inferno per degli esiti che oggi non sarebbero stati puniti. Ho permesso che non vengano rovinate carriere di giovani fighter in UFC e anche nella Major League di Baseball”.
Sabato notte Jon Jones affronterà Ciryl Gane con in palio la cintura dei pesi massimi a UFC 285.
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