
Joshua vs Fury, come direbbero gli americani, è ormai “too big to fail”. Attorno all’evento si è creata in questi mesi una hype tale per cui un improvviso dietro front potrebbe avere ripercussioni importanti sulla credibilità di tutte le parti coinvolte e del mondo della boxe in generale. I promoter lo sanno e le grandi organizzazioni che governano lo sport a livello mondiale pure.
In questa direzione sembra andare la recente decisione della WBO che, ordinando allo sfidante designato per la cintura di Anthony Joshua, Oleksandr Usyk, di affrontare per il titolo interim il britannico Joe Joyce, ha spianato la strada al super match di unificazione.
Jousha vs Fury: gli astri sembrano allinearsi. La WBO non mette i bastoni tra le ruote
“Tutto si sta muovendo nella giusta direzione” queste le parole del manager di Joshua Eddie Hearn.
Ora con la WBO che concede il suo benestare ufficiale al match, tutti attendono l’annuncio definitivo tra qualche settimana.
Il rischio dietro l’angolo, infatti, era quello che la federazione mondiale decidesse di ordinare un match valido per il titolo tra Joshua e Usyk, oppure in alternativa di togliere la cintura a Joshua in caso il campione britannico avesse declinato il match per concentrarsi su Joshua vs Fury.
Questo atteggiamento da parte dell’organizzazione era prevedibile, ma non scontato. Il segnale positivo e forte è che in questo momento di grande difficoltà i vari stakeholder del mondo pugilistico hanno deciso di imporsi una tregua forzata dai reciproci giochi di potere per concentrarsi tutti sul vero cuore pulsante di qualsiasi sport: i tifosi.
Quindi ora non resta che incrociare le dita in vista della notizia che stiamo tutti aspettando da tempo: let’s get ready to rumble!