Michael Masi, direttore di gara della Formula 1, ha spiegato in un’intervista le decisioni che hanno fatto non poco discutere durante il GP dell’Arabia Saudita di domenica.
Il GP disputato a Jeddah è stato uno dei gran premi più caotici e più discussi nella storia recente della Formula 1, dove sicuramente queste discussioni continueranno almeno fino al prossimo e ultimo weekend ad Abu Dhabi.
Il direttore di gara Michael Masi, invece di tenere la solita conferenza stampa con i giornalisti si è concesso a un’intervista con il personale della comunicazioni della FIA.
In questa intervista Masi ha spiegato parlato di uno dei temi più caldi dell’ultima gara a Jeddah, ovvero la trattativa tra lui, Red Bull e Mercedes durante la seconda bandiera rossa.
Durante la prima ripartenza Hamilton aveva attaccato Verstappen per riprendere la prima posizione persa dopo la prima bandiera rossa. L’olandese della Red Bull si era difeso mandando fuori pista Hamilton e Masi aveva subito detto al team austriaco di far restituire la posizione al pilota Mercedes, ma la seconda bandiera rossa aveva interrotto tutto.
Durante l’interruzione la regia internazionale della FOM aveva fatto sentire nella diretta la discussione tra Masi e Red Bull dove si è arrivati all’accordo che avrebbe visto alla ripartenza Ocon in pole, Hamilton secondo e terzo Verstappen.
“Quando ho visto quanto accaduto tra Max e Lewis alla Curva 2, ho subito suggerito ai commissari di dare ai team la possibilità di restituire la posizione. La bandiera rossa è stata poi esposta rapidamente. Essendo stata sospesa la gara, abbiamo lavorato per correggere efficacemente quanto accaduto prima di ripartire” ha detto Masi.
Michael Masi: le trattative con i team ci sono sempre stare
Michael Masi ha confermato che ciò che si è sentito in diretta e che ha fatto tanto scalpore è una pratica “normale” ma soprattutto che lo stesso Masi lo ha spesso fatto quest’anno e anche nelle stagioni precedenti.
Per concludere la conferenza, Michel Masi ha dichiarato: “Quando accaduto è stata una discussione molto normale, che è avvenuto regolarmente in diverse occasioni che si sono presentate nel corso di quest’anno e anche in precedenza”.
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