Motorsport Games, azienda di videogiochi con l’esclusiva per rFactor 2 e tutti i simulatori NASCAR, sembrerebbe essere sotto attacco dall’interno.
Non c’è pace per Motorsport Games, azienda di videogiochi che ha organizzato recentemente la pessima Virtual 24 Hours of Le Mans che è stata abbondantemente critica per i continui crash dei server.
Stando ad alcune fonti nel sim-racing, l’azienda sarebbe stata ricattata da alcuni sviluppatori russi se gli stipendi non fossero stati pagati in tempo, gettando nel panico l’azienda già abbondantemente critica nei mesi scorsi.
La situazione Motorsport Games e il ricatto dei programmatori
Tempo fa, Motorsport Games aveva chiesto al team di sviluppo russo, che operava da Mosca, di spostare la sede in Georgia in seguito alla guerra russa-ucraina. La situazione si era fatta molto delicata ed alcuni programmatori, nonostante una riduzione dello stipendio, avevano accettato il trasferimento.
Negli ultimi giorni sarebbe però emerso un particolare inquietante: Motorsport Games sarebbe in ritardo nell’erogazione dei salari dei propri programmatori russi, in alcuni casi riguardanti circa 3 mensilità.
La contromossa degli sviluppatori russi non si è fatta attendere: se entro il 25 Gennaio 2023 Motorsport Games non avrà saldato i suoi debiti, i 30 programmatori renderanno pubblici i codici sorgente di NASCAR Ignition 21, NASCAR Heat 5, Indycar e KartKraft. Questa situazione renderebbe la vita della società ancora più difficile dopo i problemi ai server di rFactor 2 dopo la Virtual 24 Hours of Le Mans che ha reso tutti scontenti, a partire dai partecipanti.
Secondo alcune fonti, uno dei programmatori sarebbe arrivato a minacciare anche fisicamente Dmitry Kozko, CEO di Motorsport Games, ed indirettamente tutto il consiglio di amministrazione insediatosi dopo l’abbandono di massa dello scorso 25 Novembre. No. Ci resta che aspettare ancora qualche giorno prima di capire cosa accadrà nella questione più spinosa del sim-racing 2023.