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Noah Gragson sospeso dalla NASCAR per razzismo

Noah Gragson sospeso dalla NASCAR per razzismo

Noah Gragson è stato sospeso dalla NASCAR per aver messo un like ad un post con un meme che prendeva in giro George Floyd.

Floyd, cittadino statunitense afroamericano, venne ucciso da un agente di polizia nel 2020 in maniera talmente brutale ed ingiustificata che l’omicidio scatenò una stagione di violente proteste sia negli Stati Uniti che a livello internazionale e finì con il forzare le istituzioni USA e le forze di polizia a riconoscere l’esistenza di un problema di ingiustiza razziale.

La NASCAR, come molte altre federazioni e organismi, ha adottato un codice di condotta ispirato al rispetto ed alla tolleranza che Noah Gragson ha violato con le sue azioni avventate.

Noah Gragson ammette i suoi errori

Il pilota della Chevrolet numero 42, Noah Gragson ha ammesso di avere commesso un errore ed ha espresso il suo rammarico:

Sono deluso da me stesso per la mia mancanza di sensibilità e per la mia condotta sui social media“, ha scritto Gragson sabato sui suoi profili socialCapisco la gravità di questa situazione. Amo e stimo tutti. Cerco di trattare tutti allo stesso modo, non importa chi siano. Ho commesso un grave errore”

A seguito della sospensione a tempo indeterminato comminata dalla NASCAR, alla guida della Chevrolet numero 42 esordirà domenica Josh Berry in occasione della gara in programma presso il Michigan International Speedway.

Il pilota è stato disconosciuto e sospeso anche dal Legacy Motor Club che ha dichiarato:”Le sue azioni non rappresentano i valori a cui il nostro team si ispira