Paolo Lucci, figlio d’arte, campione toscano di motocross e enduro, quarto assoluto alla dodicesima edizione dell’Africa Eco Race, si è garantito l’iscrizione alla Dakar arrivando secondo assoluto al Rally del Marocco. Schivo, umile e con i piedi per terra, si racconta.
Si ringrazia Cristina Cardone per le dichiarazioni raccolte prima della partenza della competizione.
Paolo Lucci ha parlato prima della partenza per la Dakar 2022
Cristina Cardone: “I giornali scrivono di te come l’erede di Meoni, raccontaci la tua passione, la moto e questa avventura della Dakar“.
Paolo Lucci: “Secondo me lo scrivono più per fare notizia che per altro. Io sono solo all’inizio. Per i rally, per il deserto c’è tanta passione nel mio paese (NdR: è di Castiglion Fiorentino come Fabrizio Meoni). Ho sempre voluto provare, due anni fa ho avuto l’occasione e me ne sono innamorato del deserto“.
Cristina Cardone: “David Castera, direttore di gara della Dakar, ha detto che ci saranno tanti giorni fatti di dune e ancora dune, nell’Empty Quarter”.
Paolo Lucci: “Dico la verità, non ho studiato il percorso, giorno per giorno valuterò le tappe come sono, però si, hanno detto che ci sarà tanta sabbia“.
Cristina Cardone: “Alla Dakar con il Team Solarys Racing“.
Paolo Lucci: “Sì, correrò con una Husqvarma FR450. Numero 46″.
Cristina Cardone: “Direi un numero magico in termini motociclistici. Good luck”.
L’andamento di Paolo Lucci alla Dakar 2022
Dopo il quarantesimo posto della Prologo, la seconda tappa del corridore toscano si è chiusa al diciannovesimo posto, a più di mezz’ora dal vincitore e attuale leader della classifica, Daniel Sanders. Dopo due tappe, Paolo Lucci è attualmente ventiquattresimo, a 48:16 di distacco dall’australiano.