Il Team Aqua è uscito vincitore dal primo grande torneo europeo della stagione grazie all’impresa di Davide Miraglia a Dortmund.
Il primo major della stagione che ci porterà ai Mondiali di Anaheim 2025 è ormai nei libri di storia, con Dortmund che si riconferma una meta che porta molto bene al Team Aqua. Dopo gli ottimi risultati fatti registrare nell’edizione 2024 del medesimo torneo dal team e-sportivo a tema Pokémon più titolato al mondo, quest’anno le aspettative degli appassionati erano molto alte, ma i suoi giocatori non si sono fatti trovare impreparati.
Numerosi sono stati infatti i posizionamenti di rilievo: dalla top 256 e 128 di Andrea Olea (vincitore tra l’altro della League Cup di Dortmund, n.d.r.) e Roberto Parente, alla top 64 di Francesco Pardini e Riccardo Appamea, passando per la top 32 di Francesco Rasini.
Il risultato più importante di tutti, però, è senza ombra di dubbio la convincente vittoria di Davide Miraglia, che dopo un’incredibile cavalcata a colpi di Make it Rain e Rage Fist (mosse di due dei Pokémon con i quali si è laureato campione, n.d.r.) si porta a casa il torneo con un risultato complessivo di ben 14 vittorie e solo 2 sconfitte.
E proprio in occasione di questo grande traguardo, abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchere con Davide, che ha gentilmente accettato di alzare il sipario su alcuni dei segreti che hanno reso la sua squadra quella da battere in vista dei prossimi impegni competitivi. La parola passa dunque a lui!
Chi è Davide Miraglia, l’ultimo grande campione del Team Aqua
Ciao a tutti amici di The Shield Of Sports! Per chi ancora non mi conoscesse sono Davide Miraglia, il nuovo Dortmund Regional Champion.
Pokémon è da sempre stata una mia grande passione e già all’età di sette anni i miei genitori mi regalarono il mio primo Gameboy con le cartucce di Pokémon Zaffiro e Pokémon Verde Foglia. Giocare ai mostriciattoli tascabili ha sempre rappresentato una sorta di rifugio emotivo per me, che mi aiutava a scaricare le pressioni e a rilassarmi.
Crescendo, poi, ho scoperto il competitivo grazie ai video di Aaron Zheng, in arte Cybertron (giocatore e content creator Pokémon, n.d.r.), e ovviamente di Francesco Pardini, decidendo così di intraprendere la mia personalissima avventura in questo mondo. Il 2014 è l’anno in cui ho iniziato effettivamente a giocare e in cui ho iniziato a cimentarmi con la creazione delle mie prime squadre lotta.
Nel 2015 venni invece a sapere di quello che all’epoca veniva chiamato il Nazionale Italiano (attuale Special Event, n.d.r.) che si sarebbe tenuto ad Assago nel mese di giugno. Decisi di andare con una squadra tutta mia, della quale faceva incredibilmente parte Clefable ora che ci penso (ride, n.d.r.), ma persi la win and win sul 6-3 per una serie di colpi di sfortuna che mi lasciarono un po’ l’amaro in bocca.
Nonostante la delusione, però, ho continuato a giocare e al Nazionale Italiano dell’anno dopo feci finalmente il risultato sperato, battendo Alberto Gini in un match che riuscii a dominare a scapito dello svantaggio di match-up e perdendo in semifinale contro Javier Señorena (giocatore spagnolo di lunga data, n.d.r).
Raggiungere il Day 2 con una prestazione del genere, fece sì che grandi giocatori si accorsero di me e tra questi c’era Flavio Del Pidio (ex Team Aqua e campione internazionale 2019, n.d.r.), che al tempo militava tra le fila del Team Arcanine (una delle prime versioni di quelli che si sarebbero evoluti negli attuali team e-sportivi, n.d.r.).
Qui conobbi due miei grandi amici: Luigi Schiavone, meglio noto alla community con il nickname GG8, e Leonardo Guida. Allenarmi con loro mi ha aiutato immensamente ed è stato il mio proverbiale trampolino di lancio.
All’Internazionale di Berlino del 2019 mi presentai ancora una volta con un team pensato da me e che aveva un sacco di tech che lo rendevano meta defining. L’avvento delle open teamsheet (lista con le informazioni riguardati la propria squadra che ogni giocatore condivide con l’avversario prima di ogni round, n.d.r.), che sarebbero state introdotte qualche anno dopo, ha cambiato il modo di costruire le squadre lotta.
Prima, infatti, stupire l’avversario era un’arma sulla quale bisognava fare leva, mentre ora il mindset giusto è quello di dare precedenza alla solidità, condita da qualche tech qua e là. In ogni caso, in quell’occasione mi misi a piangere perché arrivai a un passo dal fare Day 2 dopo essere partito 0-2.
Gli anni della pandemia di Covid hanno poi intaccato me così come tutti gli altri, costringendomi a prendere una pausa forzata per via dell’interruzione delle competizioni, sebbene abbia continuato ad allenarmi e a giocare per conto mio.
Pausa che è terminata con la prima PTC organizzata da Francesco Pardini, nella quale venni nominato mvp e in seguito alla quale mi venne chiesto di entrare a fare parte del Team Aqua.
Sembrerà strano, ma il Mondiale di quest’anno è stato il primo al quale ho potuto prendere parte, anche per via dei tanti impegni e dei costi spesso elevati. Ora che ho già la qualificazione in tasca, posso concentrarmi sul migliorare ulteriormente i miei risultati nelle grandi occasioni e, perché no, provare a vincere un altro major dopo Dortmund.
Una vittoria di squadra: il successo del Team Aqua spiegato da Davide Miraglia
Partiamo con una breve infarinatura sul metagame, per dare un po’ di contesto a quello che andrò a dire. Attualmente il metagame è poco stabile e questo è dovuto principalmente a due fattori: il primo è che siamo all’inizio della stagione e ci sono stati troppi pochi major per far capire ai giocatori cosa funziona davvero e cosa no.
Il secondo è invece legato al calo del power grip (potenza dei Pokémon che sono giocabili in un determinato formato, n.d.r.). L’assenza di Pokémon come Urshifu ne ha di fatto resi nuovamente giocabili degli altri e questo ha per forza di cose aumentato le pedine a disposizione dei giocatori per costruire la propria squadra.
Ciononostante, però, nelle settimane che hanno preceduto Dortmund, si è affermato un cosiddetto good stuff (squadra bilanciata formata da sei dei Pokémon con le statistiche migliori del formato, n.d.r.) composto da Rillaboom, Primarina, Kingambit, Sneasler, Electabuzz e Dragapult.
La slot del redirector (Pokémon di supporto che reindirizza i danni su di sé, n.d.r.) e la slot che prevede un Pokémon di tipo Drago sono variabili a seconda delle preferenze, vedasi la squadra di Pardini con Magmar e Dragonite al loro posto, ma comunque il ragionamento e il funzionamento alla sua base non cambiano. Questi erano i sei da battere prima di Dortmund.
Detto questo, il 70% del lavoro di team building l’hanno fatto Appamea e Rasini. Prima di chiedere loro una mano, infatti, stavo provando a giocare una squadra diversa da quella che si sarebbe poi rivelata essere quella vincente. Sono profondamente legato a Riccardo e, da vero amico qual è, ha subito risposto alla mia richiesta, spiegandomi l’idea dietro alla squadra che lui e Francesco stavano creando.
Abbiamo iniziato a scambiarci informazioni e in questo la Grand Challenge (competizione online a cadenza mensile che da punti per la qualificazione al Mondiale, n.d.r.), è stata di grande aiuto perché ci ha permesso di capire che la squadra, nella sua prima versione, non copriva determinati match-up.
Abbiamo perciò provato ad inserire Ninetales in una core (zoccolo duro della squadra, n.d.r.) con Gholdengo e Annihilape, ma nonostante ciò i risultati desiderati ancora non arrivavano.
La svolta c’è stata il mercoledì prima del torneo, quando Riccardo ha tirato fuori l’idea di Clefable, che sembrava funzionare molto bene sia contro il good stuff più diffuso che contro squadre che fanno leva sulla speed control (con mosse come Ventoincoda o Distortozona, n.d.r.).
Rimaneva però un problema, ossia Volcarona. Un Pokémon veramente ostico e che fin dalla sua introduzione ha fatto le fortune di vari allenatori (Pokémon chiave nella squadra con la quale Arash Ommati vinse i Mondiali nel 2013, n.d.r.).
Nel corso delle nostre svariate sessioni di testing nessuno di noi è riuscito a vincere un singolo game contro Volcarona, al che sono riuscito a convincerli a sostituire Maushold in favore di Garchomp, prendendo spunto da una squadra trovata in ladder. Grazie a quest’accorgimento, il match-up contro la falena, sebbene ancora estremamente complicato, è risultato essere più giocabile.
Un’ultima modifica alla squadra, resa possibile solo dalla pazienza di Sofia (arbitro di Play! Pokémon, n.d.r.), che ha ritardato fino all’ultimo la conferma delle nostre teamsheet, cosa per la quale le siamo infinitamente grati, è stata dare Campo Nebbioso (mossa che permette ai Pokémon a contatto con il terreno di non essere soggetti a condizioni di stato come la paralisi, l’avvelenamento, la scottatura, il congelamento o il sonno, n.d.r.) a Clefable.
Con questa freccia nel nostro arco ci sentivamo finalmente pronti a tutto, o quasi.
Ci tengo a dire che della squadra esistono attualmente due versioni: quella usata da me e Riccardo e quella usata da Francesco. Entrambe le versioni sono valide, semplicemente Francesco ha voluto darle un tocco un po’ più offensivo e un po’ più nel suo stile (ride, n.d.r.).
Mi scuso in anticipo per non potervi fornire le spread (distribuzione dei punti base dei singoli Pokémon, n.d.r.), ma Riccardo e Francesco potrebbero riproporre delle versioni aggiornate della squadra ai prossimi major, quindi abbiate pazienza.

- Gholdengo @ Metalcoperta
Abilità: Corpo Aureo
Teratipo: Acciaio
– Protezione
– Congiura
– Palla Ombra
– Corsa all’Oro
Credo che Gholdengo non abbia bisogno di troppe presentazioni. Fin dalla sua introduzione, si è rivelato essere uno dei Pokémon più forti di nona generazione ed è quello dal quale siamo partiti per la creazione della squadra.
Infatti, con un oggetto che aumenta la potenza di Corsa all’Oro (mossa speciale di tipo acciaio con 120 di potenza e capace di colpire entrambi i Pokémon avversari, n.d.r.) e con il supporto di una mossa di speed control come il Ventoincoda messo da Whimsicott diventa devastante.
Questo anche perché i danni sono talvolta così elevati che l’avversario non ha nemmeno Pokémon da mandare in campo per incassare il colpo. La sua abilità, che lo rende immune a qualsiasi mossa di stato, lo rende inoltre fortissimo contro squadre che fanno fortemente leva sulla Spora (mossa che addormenta l’avversario per un massimo di tre turni, n.d.r.) di Amoonguss.
La cosa che più lo mette in difficoltà sono Pokémon che lo possono colpire super efficacemente e che sono più veloci di lui, ad esempio Glimmora, Archaludon o Typhlosion. Ciononostante, la scelta è ricaduta su di lui perché fa molto bene contro Primarina, che è anche di tipo Folletto, e questo ci ha permesso di inserire una doppia slot drago (i Pokémon di tipo Drago sono deboli a quelli di tipo Folletto, n.d.r.).
- Annihilape @ Visierantisabbia
Abilità: Agonismo
Teratipo: Acqua
– Protezione
– Granfisico
– Assorbipugno
– Pugno Furibondo
Annihilape è l’altra star del team. Sta benissimo accanto a Gholdengo perché insieme mettono così tanta pressione sulla squadra avversaria che diventa difficile capire su chi concentrarsi.
Ciò lo avvantaggia ancora di più perché Annihilape diventa davvero pericoloso quando non ha tutti i riflettori puntati su di sé, permettendogli così di potenziarsi con Granfisico (mossa che aumenta le statistiche fisiche di attacco e difesa di uno stage, n.d.r.).
La sua resistenza agli attacchi fisici lo rende inoltre perfetto per bloccare tanti top user del metagame e una teracristallizzazione di tipo Acqua lo rende ottimo anche davanti a Primarina, Pokémon contro il quale è normalmente debole, e contro le squadre che si basano sulla pioggia messa da Pelipper.
Quando abbiamo deciso di togliere Maushold, con cui crea una combo fortissima grazie alla possibilità di quest’ultimo di potenziare il suo Pugno Furibondo (mossa fisica di tipo Spettro che aumenta di potenza ogni qualvolta Annihilape subisce danni, n.d.r.), abbiamo valutato che poteva stare benissimo anche da solo e venire potenziato comunque dai danni inferti dall’avversario.
Per quanto riguarda lo strumento, invece, non abbiamo mai avuto dubbi. La Visierantisabbia gli permette infatti di non venire addormentato da Vivillion o dal solito Amoonguss. Anche la sua velocità non è male e gli permette di attaccare prima di tanti Pokémon pericolosi.
- Whimsicott @ Focalnastro
Abilità: Burla
Teratipo: Spettro
– Giornodisole
– Ripeti
– Ventoincoda
– Forza Lunare
Ho sempre giocato Whimsicott con l’Anonimanto (strumento che protegge il possessore dagli effetti secondari delle mosse, n.d.r.) e una spread più difensiva, ma dopo Dortmund ho cambiato idea sulla versione più offensiva e supportata dal Focalnastro. In questa versione, Forza Lunare riesce infatti a prendere l’OHKO (colpo da ko, n.d.r.) su Dragapult, che di conseguenza non è più così minaccioso.
Inoltre, fa più male a Dondozo dopo il potenziamento conferitogli da Tastugiri (questi due Pokémon funzionano particolarmente bene quando il primo assorbe temporaneamente il secondo e potenzia tutte le sue statistiche di due stage, n.d.r.).
La possibilità di cambiare il meteo, cosa che potenzia tra l’altro Hydreigon, e di far ripetere l’ultima mossa eseguita all’avversario, lo rendono non solo un Pokémon di supporto, ma bensì un pericolo per le squadre avversarie. La teracristallizzazione di tipo Spettro è per evitare di rimanere fermi per via di Bruciapelo (mossa di tipo Normale che fa tentennare il bersaglio, n.d.r.).
Nella versione di Francesco è dotato della mossa Picchiaduro (mossa di tipo Buio dalla bassa potenza che colpisce il bersaglio un numero di volte pari ai Pokémon che si hanno in quel momento in squadra, n.d.r.), con la quale va a potenziare il Pugno Furibondo al posto di Maushold.
- Hydreigon @ Lentiscelta
Abilità: Levitazione
Teratipo: Fuoco
– Ondacalda
– Urlorabbia
– Neropulsar
– Dragobolide
Inizialmente Hydreigon era stato aggiunto alla squadra per battere gli altri Pokémon che abusavano di Ventoincoda, eccezion fatta per Typhlosion con la Stolascelta (strumento che aumenta di 1.5 la velocità dell’utilizzatore costringendolo però a usare la stessa mossa, n.d.r.), ma che comunque non lo impensierisce.
Quando però è aumentata la presenza della coppia Garchomp-Talonflame, abbiamo dovuto trovare delle contromisure, aggiungendo a nostra volta Garchomp alla squadra, con il quale funziona benissimo.
L’abilità Levitazione, infatti, gli permette di non dover proteggersi dal Terremoto di Garchomp, potendo inoltre teracristallizzare nel tipo Fuoco e colpire anch’esso i nemici con Ondacalda. La scelta di tenerlo nella squadra si è rivelata azzeccata, tant’è che Hydreigon mi ha fatto vincere il round 10 contro un giocatore spagnolo che aveva un team molto ostico da affrontare.
Con il Ripeti di Whimsicott dalla sua parte, può poi colpire senza che gli avversari possano proteggersi anche solo per vedere quale mossa sarà costretto a usare per via delle Lentiscelta (strumento che aumenta di 1.5 l’attacco speciale dell’utilizzatore costringendolo però a usare la stessa mossa, n.d.r.) e, proprio grazie a questa enorme pressione offensiva, distoglie l’attenzione da Gholdengo e Annihilape.
- Garchomp @ Assorbisfera
Abilità: Cartavetro
Teratipo: Acciaio
– Protezione
– Battipiedi
– Dragartigli
– Terremoto
Garchomp in questo momento è forte per due motivi: la sua velocità e la sua mezzeria terra.
Per quanto riguarda la velocità, al momento il drago di quarta generazione sta sopra a diversi dei Pokémon che sono molto giocati, tra i quali tutti gli altri draghi, e contro quelli che è più lento riesce comunque a dire la sua: vedasi contro Maushold, grazie alla sua abilità che infligge danni all’avversario al contatto, o contro Sneasler, al quale riesce a rompere il prezioso Focalnastro (strumento che fa reggere con 1 PS un OHKO al possessore, n.d.r.) che lo renderebbe altrimenti ancora più pericoloso.
Anche il Pokémon che dovrebbe essere la sua nemesi naturale per tipologia, ossia Primarina, non è al sicuro davanti a Garchomp. Quasi tutti i Primarina sono infatti di teratipo Veleno per paura di Sneasler, ma ciò espone il loro fianco alla mossa Battipiedi di Garchomp.
Per quanto riguarda la tipologia, invece, essere Drago/Terra lo aiuta molto contro i vari Kingambit e Sneasler, ma anche contro Electabuzz, che viene letteralmente annichilito da Terremoto.
Abbiamo deciso di dargli l’Assorbisfera (strumento che aumenta di 1.3 i danni inflitti dal possessore in cambio di un po’ dei suoi PS, n.d.r.) al posto del Ciondolochiaro (strumento che impedisce la riduzione delle statistiche del possessore, n.d.r.) per via della minore diffusione di Incineroar.
- Clefable @ Baccacedro
Abilità: Indifferenza
Teratipo: Acqua
– Protezione
– Sonoqui
– Campo Nebbioso
– Forza Lunare
Clefable è nella squadra principalmente per fermare Kingambit. Grazie alla tipologia Folletto, che resiste a quella Buio del Pokémon introdotto a Paldea, e grazie alla sua abilità, capace di ignorare le modifiche alle statistiche dell’avversario, Clefable si è dimostrato essere il Pokémon giusto anche per permettere a Gholdengo & company di potenziarsi senza subire troppi danni.
Un’altra importante situazione in cui Clefable si è dimostrato estremamente funzionale è contro Dondozo, in quanto capace di ignorare il suo omniboost nelle statistiche di base e di reindirizzare su di sé le sue mosse acqua in maniera poco efficace grazie alla teracristallizzazione di tipo Acqua.
La spread che abbiamo pensato per Clefable gli permette di resistere a due Artigli Fatali dopo il recupero di PS dato dalla Baccacedro (resiste anche agli Artigli Fatali dello Sneasler di natura decisa e di teratipo Stellare, n.d.r.).
Reggere un colpo del genere quando il tuo avversario non se l’aspetta mi ha permesso di guadagnare molto momentum in diversi game. La tech di Campo Nebbioso è per migliorare il match-up contro HTR (Hard Trick Room, n.d.r.), soprattutto ora che Alex Soto (giocatore spagnolo da sempre considerato uno dei massimi esponenti della Distortozona, n.d.r.) è tornato a giocare.
Vorrei terminare questo report con una riflessione. La vittoria del Mondiale di Luca Ceribelli, al quale faccio i miei complimenti, è la dimostrazione di quanto il lavoro di squadra batta l’individualità. Questo perché, seppure il trofeo a casa ce l’abbia lui, la sua vittoria è in realtà una vittoria del Server (altro team e-sportivo italiano di Pokémon, n.d.r.).
Il Server ha vinto perché si è dimostrato essere la realtà in cui i suoi giocatori hanno testato nella maniera più efficace. Allo stesso modo a Dortmund ho vinto io perché il gruppo di testing interno al Team Aqua ha funzionato al meglio. In questo gioco non si vince da soli, ma bensì insieme, condividendo informazioni, allenandosi in compagnia e preparandosi meticolosamente.
Poi anche il giocatore che vince fa ovviamente la differenza, in quanto rappresenta colui in cui meglio sono confluiti gli sforzi fatti dal gruppo durante il testing. Insisto sempre sul testare insieme perché, come già anticipato, ciò ti permette di avere un flusso costante di informazioni che ti fa risparmiare tempo, affidandoti al giudizio dei tuoi compagni, e aiuta un sacco la preparazione, rendendo il processo di team building più fluido e vincente.
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