Tom Brady ha deciso poco tempo fa di tornare a giocare per i Tampa Bay Buccaneers, un mese e mezzo dopo l’annuncio del suo ritiro, ma prima di ciò aveva pensato di rimanere in Florida, a Miami, da QB e da dirigente.
Tom Brady ai Dolphins? Sembrava cosa fatta
TB12 si era ritirato per due motivi: Il primo riguardava il rapporto con Bruce Arians, all’epoca dei fatti Head Coach dei Bucs, che si era leggermente deteriorato, mentre il secondo motivo riguarda il proprietario dei Miami Dolphins, Stephen Ross, che gli aveva offerto un posto interessante dietro la scrivania, simile a quello che ha avuto Derek Jeter fino a poco tempo fa con i Marlins.
Sia Ross che Tom Brady sono altamente coinvolti con l’università del Michigan, dato che hanno entrambi frequentato l’ateneo, mentre Bruce Beal, uno degli azionisti di minoranza del team, è amico del QB sette volte campione del mondo.
Allora Brady decide di ritirarsi, sapendo però che è ancora sotto contratto con Tampa Bay. In quel momento nulla lo poteva fermare dal diventare membro del direttivo di una franchigia, quindi voleva far ottenere un nuovo QB ai Buccaneers, in modo da stipulare una trade da Miami e andare ai Dolphins.
Quando Tom Brady aveva annunciato il ritiro, aveva specificato che “mai dire mai. So di essere felice con la mia decisione, ma allo stesso tempo non so come sarò tra sei mesi”.
A lui sarebbe piaciuto giocare per un allenatore con tanta esperienza in NFL. Il primo nome venuto in mente era quello di Sean Payton, ex Saints attualmente in pausa, con il quale Brady aveva in comune un agente. TB12 poteva andare a New Orleans nel 2020, prima dell’annuncio di Drew Brees in merito a una sua Last Dance con la squadra della Louisiana, ma Payton aveva deciso di chiudere con il football prima del ritiro di Tom Brady.
Il problema sorge quando Brian Flores, licenziato dai Dolphins durante il Black Monday della NFL, fa causa alla lega e alla franchigia, accusandole di razzismo, quindi portare Brady e Payton a Miami senza rispettare la Rooney Rule, ovvero fare dei colloqui con candidati di minoranze linguistiche quando era in atto una causa per motivi razziali, non era una cosa ottima.
Allora Tom Brady, prima del ritiro dalla sideline di Bruce Arians, decide di tornare in campo, ma non prima di parlare della situazione con la dirigenza dei Tampa Bay Buccaneers.
All’alba della sua ventitreesima stagione, Tom Brady è pronto alla sua caccia all’ottavo titolo, ma una domanda sorge spontanea: Come sarebbe stato o come sarà come dirigente di una franchigia? Vediamo cosa riserverà il futuro del più grande QB di tutti i tempi.