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Usman Nurmagomedov si difende dalle accuse di doping

Usman Nurmagomedov si difende dalle accuse di doping

Usman Nurmagomedov è stato sospeso per doping dalla California State Athletic Commission per 6 mesi e multato per 50mila dollari.

Il test risultato positivo venne effettuato in occasione della difesa del titolo di campione dei pesi leggeri di Bellator vinta dal cugino di Khabib contro Brent Primus a Bellator 300 e il risultato di quell’incontro è stato convertito in un no contest.

La natura specifica della sostanza rilevata nel campione del fighter daghestano non è stata rivelata ma l’oggetto principale del contendere sarebbe un faramaco in cui essa è contenuta.

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La difesa di Usman Nurmagomedov

Nel difendersi dalle accuse Usman Nurmagomedov ha fatto riferimento ad una prescrizione medica:

I risultati del mio test hanno rivelato che una sostanza proibita è entrata nel mio organismo attraverso i farmaci prescrittimi da un medico”, ha dichiarato il campione daghestano.

“Qualche mese prima del mio incontro stavo seguendo un terapia, ma sfortunatamente non ho avvisato in per tempo l’Athetlic Commission”

Laddove si renda necessaria una terapia per un fighter che richiede l’utilizzo di farmaci che contengono sostanze vietate, lo stesso atleta è tenuto a notificare la cosa alla commissione competente in modo da ricevere la cosiddetta TUE (Therapeutic Use Exemptions) cioè l’esenzione che permetta di utilizzare il medicinale stesso.

Tale esenzione non è stata richiesta da Nurmagomedov prima del match rendendolo, così, passibile di sanzione, ma, la California Commission ha, comunque, condotto un’investigazione sul caso riscontrando che la terapia era reale e, perciò, ha comminato una sospensione di durata più breve del solito.