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VALORANT: lutto per la morte di un giovane pro-player

VALORANT: lutto per la morte di un giovane pro-player

Un pro-player di VALORANT, Twisten, è morto togliendosi la vita nella giornata di ieri.

Il mondo del competitivo di VALORANT è stato scosso nella giornata di ieri da una terribile notizia: Twisten, giocatore dei Vitality, si è tolto la vita ad appena 19 anni.

Il giocatore, alla prima esperienza nel panorama eSports mondiale dopo gli inizi in Germania con i BIG, soffriva da tempo di depressione e per questo motivo aveva saltato alcuni match della VCT EMEA 2023 che aveva comunque visto la sua squadra chiudere al 6° posto pur non qualificandosi ai VCT Master di Tokyo in programma dall’11 al 25 Giugno, dove saranno impegnate quattro squadre della regione europea.

L’annuncio della morte di Twisten e le reazioni della comunità di VALORANT

A dare l’annuncio della morte di Twisten è stato il suo stesso team con un post su Twitter sia in francese che in inglese: “Siamo addolorati nel comunicare che il nostro giocatore di VALORANT Karel “Twisten” Asenbrener è deceduto la scorsa notte. Siamo colpiti da questa devastante notizia ed i nostri pensieri vanno alla famiglia ed agli amici in questi difficili momenti; l’intera organizzazione di Team Vitality esprime tutto il proprio cordoglio per quanto successo e per il resto della giornata non rilascerà nessun altra comunicazione. Riposa in pace, Karel.”

Molto più sentito l’addio del suo coach di VALORANT Gorilla che ha confermato che il giocatore si è effettivamente tolto la vita: “Mi sono svegliato questa mattina leggendo la notizia che uno dei miei migliori amici, una persona che ritenevo al pari di un fratello, si è tolto la vita. Non ci sono parole per esprimere il senso di vuoto che sento dentro in questo momento; gli ho voluto bene e sempre gliene vorrò. Riposa in pace, fratello…ti vogliamo tutti bene.”

Twisten fece il suo debutto sul palcoscenico internazionale di VALORANT al VCT LOCK//IN in Brasile agli inizi del 2023 e rivelò, dopo la sconfitta contro i Leviatàn, di aver avuto difficoltà a presentarsi alla conferenza stampa per alcuni problemi psicologici avuti durante il Red Bull Home Ground nel mese di Dicembre; fu lo stesso giocatore a rivelare che soffriva di depressione da circa 2 anni e tutta la comunità di VALORANT si strinse intorno a lui per dargli pieno supporto.

Nonostante i problemi personali, Twisten era anche un ragazzo molto generoso: sempre durante i VCT LOCK//IN promise di donare 25 € per ogni kill con una specifica arma, lo Shorty, che tutti i pro-player del torneo avrebbero messo a segno nel corso del torneo: come risultato, l’associazione tedesca Hunderettung Europa, che si occupa di soccorso per cani e gatti randagi in tutto il continente, aveva ricevuto dal giocatore dei Team Vitality una somma da 1.545 €, segno che il ragazzo lascerà anche in questo ambito un ricordo indelebile.

La tragica scomparsa di Twisten alza ancora una volta il sipario sui problemi che i pro-player devono affrontare al di fuori del proprio lavoro: nonostante questo sia un caso estremo, la scena competitiva degli eSports non è nuova a casi di depressione che vanno a minare non solo la carriera ma anche la vita dei giocatori. Tempo fa avevamo parlato di Vetheo, mid-laner di League Of Legends, recentemente passato ai Team Heretics, che aveva confessato che la depressione lo aveva allontanato dalla migliore forma possibile andando a minare la sua salute fisica oltre che mentale.