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La WADA chiude l’unico laboratorio antidoping in Africa

La WADA chiude l'unico laboratorio antidoping in Africa

La WADA ha chiuso l’unico laboratorio antidoping in Africa a soli 5 mesi dalle Olimpiadi. Come si controlleranno ora gli atleti africani prima di Parigi 2024?

L’Agenzia Mondiale Antidoping ha sospeso l’attività dell’unico laboratorio di analisi approvato in Africa. L’agenzia ha dichiarato che l’accreditamento del laboratorio di Bloemfontein, in Sudafrica, è stato revocato per un periodo fino a sei mesi a causa di difetti nel metodo di analisi per rilevare l’uso di steroidi da parte degli atleti.

I campioni provenienti da Bloemfontein “dovranno essere trasportati in modo sicuro a un altro laboratorio accreditato”, stando alla nota diramata dall’agenzia.

Raccogliere campioni da centri di allenamento non sempre vicini a delle città e trasportarli a lunghe distanze fino ai laboratori aumenta il rischio che si degradino e siano inutilizzabili per i test.

I campioni possono essere raccolti in vari centri distribuiti globalmente, ma solo alcuni sono specifici per le regioni. E questo, che doveva essere nevralgico per l’Africa, conteneva tutti i campioni degli ultimi 6 mesi.

L’agenzia ha dichiarato che le restrizioni relative al solo metodo analitico IRMS sono state imposte per la prima volta al laboratorio sudafricano a settembre. Il mese scorso, un gruppo di esperti che fornisce consulenza sull’antidoping ha rilevato “molteplici non conformità” nel lavoro di Bloemfontein, ha dichiarato l’agenzia con sede a Montreal.