Alex Rins, in una lunga intervista ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare Honda dopo solo una stagione per il team Ufficiale Yamaha.
Nonostante fosse uno dei grandi assenti per infortunio al Gran Premio di Gran Bretagna di Silverstone, il nome del pilota spagnolo del team Honda LCR è stato senza ombra di dubbio, uno dei più chiacchierati nel paddock.
Il tutto è dovuto all’annuncio che Alex Rins, a partire dalla stagione 2024 sarà un pilota del team Monster Energy Yamaha Factory MotoGP affiancando Fabio Quartararo.
Alex Rins: “Un team ufficiale era quello che cercavo”
Alex Rins, è stato recentemente intervistato da DAZN Spagna ed ha spiegato tutte le motivazioni che lo hanno spinto ad interrompere dopo poche gare il contratto biennale con Honda LCR per andare nel team ufficiale Yamaha al posto di Franco Morbidelli.
Dopo l’addio dalla MotoGP della Suzuki, il pilota spagnolo ha scelto di correre con il team satellite della Honda, ma a causa delle scarse prestazioni e del rapporto difficile con la casa madre, si è deciso di interrompere il contratto già a fine 2023, per passare alla Yamaha:
“Dopo l’addio della Suzuki, ci siamo persi, abbiamo bussato a tutte le porte e una di queste era la Yamaha. All’epoca ci dissero che non si poteva fare perché avevano già Morbidelli e Quartararo. Così alla fine siamo passati alla Honda e quest’anno. Per la posizione in cui mi trovavo in Honda, abbiamo riprovato e fortunatamente è andata bene.
Ma un progetto in un team ufficiale, era quello che cercavo, e sono entusiasta. Ma questa stagione la porterò a termine con lo stesso entusiasmo che avevo all’inizio.
Quello che mi è pesato di più è stato quello che ho visto gara dopo gara. Alla fine la Honda, la HRC, ha preferito dare i suoi nuovi pezzi al team ufficiale per provarli e io, che mi sento un pilota competitivo avrei voluto che mi supportassero di più, considerando anche la vittoria ad Austin.
Mi dispiace perché il rapporto con Lucio Cecchinello è ottimo, non l’ho mai avuto con nessun altro team manager. Mi sono chiesto se dovevo farlo o meno, ma non potevo rifiutare. Quando l’ho detto a Lucio è stato un duro colpo, ma lui mi ha detto che capiva perfettamente.
È un’opportunità unica, è un factory team e credo di meritarmela”.