Carlos Sainz durante il GP d’Austria, è stato costretto al ritiro dopo che la sua Power Unit è andata a fuoco al 56° giro, ma dopo le prime analisi è risultato che fosse una vecchia unità.
L’ultimo weekend del pilota madrileno non gli ha regalato i risultato che sperava lui e tutta a sua squadra in quanto, mentre stava per conquistare la seconda posizione (al momento occupata da Max Verstappen ndr) il suo motore ha letteralmente preso fuoco costringendolo al ritiro dalla gara al 56° dei 71 giri previsti.
Carlos Sainz: il motore andato a fuoco era una vecchia unità
Carlos Sainz, nonostante la grande delusione del ritiro al GP d’Austria al Red Bull Ring può rasserenarsi sul fatto che il motore andato a fuoco durante la gara non fosse quello nuovo montato due settimane fa al GP del Regno Unito a Silverstone.
Secondo le prime analisi da Maranello la PU che ha costretto al ritiro Carlos Sainz era una vecchia, usata per ben 5 GP (Imola, Miami, Spagna, Baku e Canada).
Anche se fosse una PU usata, risulta sempre molto poco considerando che per tutto l’arco del mondiale ogni pilota ha solo 3 Power Unit disponibili prima di incappare in una penalità.
Penalità che con molta probabilità potrebbe arrivare già al prossimo GP di Francia a Le Castellet.
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