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Casey Stoner auspica un rinnovamento della Moto GP

Casey Stoner auspica un rinnovamento della Moto GP

Casey Stoner, bicampione del mondo nella classe regina delle due ruote nel 2007 e nel 2011, commenta l’attuale categoria, sottolineandone le criticità.

L’ex pilota australiano ha dichiarato che la MotoGP si è trasformata in una “guerra di cloni“. Essa avrebbe bisogno di cambiamenti radicali al regolamento tecnico per rendere migliori le gare ed invertire il declino che la sua popolarità sta vivendo.

La passione di Casey Stoner per le moto non si è mai spenta, soprattutto dopo il suo ritiro dalla top class alla fine del 2012. Il nativo di Southport non ha mai avuto paura di esprimere le proprie opinioni sui problemi che ha riscontrato nel campionato contemporaneo. Questa volta non ha fatto eccezione.

Cosa ha dichiarato Casey Stoner sulla Moto GP che vorrebbe?

Casey Stoner, durante il suo intervento al Goodwood Festival of Speed, esprime il proprio personale punto di vista sulle modifiche che si renderebbero necessarie nella competizione motoristica. In particolare, il trentasettenne ha analizzato le moderne Ducati.

A riguardo, egli ha affermato: “Mi piacerebbe apportare dei cambiamenti. Ad esempio, le alette non ci dovrebbero essere più, così come i dispositivi per l’altezza di guida. Il controllo di trazione andrebbe ridotto ad un livello base. La metà di questa roba deve sparire, deve essere eliminata”.

E sulla flessibilità dei regolamenti, Casey Stoner aggiunge: “Che senso ha un regolamento se lo si può cambiare facilmente? Tutte queste cose fanno lievitare i prezzi e metà delle moto in griglia decidono chi può battere chi. Non è giusto poiché questo non è il modo in cui dovrebbe svolgersi un campionato del mondo”.

Ed infine, il campione oceanico conclude sostenendo: “Ora c’è la guerra dei cloni. Tutti devono copiare la stessa moto e andare nella medesima direzione. Non si vedono più i pro e i contro, non c’è più sfumatura. Bisogna stabilire delle regole che nessuno possa oltrepassare, delle regole che non cambino per 10 anni. Così facendo le persone saprebbero che mettendo insieme progetto e budget, potrebbero rientrare nel range”.