Il caso di Larry Nassar è uno dei casi sportivi più gravi degli ultimi tempi, che ha visto coinvolte centinaia di atlete nel mondo della ginnastica.
Larry Nassar è stato l’osteopata della nazionale statunitense di ginnastica artistica dal 1996 fino al 2017, anno in cui è stato accusato, processato e condannato a un totale di 176 anni di reclusione, in quanto aveva abusato sessualmente di più di 500 atlete durante le sue sedute.
Sul caso di Larry Nassar è stato anche girato un documentario sulla piattaforma di streaming Netflix dal titolo Athlete A.
Caso Larry Nassar: pesanti accuse all’FBI da parte delle vittime
Ci sono state delle pesanti accuse all’FBI riguardo il caso di Larry Nassar da parte delle vittime di quest’ultimo.
Tredici ginnaste sopravvissute alle grinfie del criminale hanno chiesto un risarcimento di 10 mila dollari ciascuna – per un totale di 130 mila dollari – all’FBI, in quanto l’agenzia federale ha oscurato l’indagine, facendo così aumentare gli abusi da parte dell’ex medico sportivo.
Era il 2021 quando Simone Biles, Alexandra Raisman, Mckayla Maroney e Maggie Nichols si recarono in senato per denunciare l’FBI per non essere intervenuti riguardo il caso Larry Nassar.
Dopo aver effettuato le accuse in senato a settembre, giovedì 21 aprile è arrivata la richiesta di risarcimento da parte di tredici ginnaste. Tale azione è per rendere responsabile degli abusi avvenuti dopo il 2015, quando le prime denunce erano già state fatte.
In una dichiarazione, l’ispettore generale del dipartimento di giustizia ha affermato che l’FBI ha commesso degli errori fondamentali.
Jamie White, avvocato delle 13 vittime, ha dichiarato quanto segue sul caso: “Nonostante i rapporti credibili per l’FBI, Nassar ha continuato il suo regno di terrore per quasi 17 mesi inutili.
“Un numero impensabile e inutile di aggressioni sessuali si è verificato per mano di Nassar durante quel periodo di tempo”.
Per il momento, White ancora deve intentare una causa contro l’FBI, però sta utilizzando un meccanismo per ottenere un risarcimento ai sensi del Federal Tort Claims Act. In base a tale meccanismo, le richieste devono essere depositate all’agenzia federale presa in causa. Quest’ultima ha poi sei mesi per accettarle o rifiutarle.
L’avvocato che tutela le ginnaste nel caso di Larry Nassar ha poi osservato che se non si otterrà una risposta entro i sei mesi, le donne potrebbero citare in giudizio per lesioni personali.
Durante le dichiarazioni di giovedì, Jamie White è stata raggiunta da Grace French, una vittima e fondatrice di “The Army of Survivor”, che ha dichiarato: “Nessuno doveva essere abusato dopo l’estate del 2015, perché l’FBI doveva fare il proprio lavoro. Sapere che l’FBI avrebbe potuto aiutare ad evitare questo trauma. Questo mi disgusta. Questo mi fa male”.
Dopo le dichiarazioni di giovedì sera l’FBI non ha ancora dato risposta, anche se venerdì mattina l’agenzia federale ha affrontato le indagini mediatiche riferendosi alle affermazioni annunciate da Christopher A. Wray durante l’udienza di settembre 2021.
“No one should have been assaulted after the summer of 2015, because the FBI should have done its job. To know that the FBI could have helped to avoid this trauma. It disgusts me. It hurts me.” – @gracewashere_, survivor & founder of TAOS
— The Army of Survivors (@survivorsarmy) April 21, 2022
Coinvolgimento dell’FBI nel caso
Le prime denunce all’FBI vennero effettuate da tre ginnaste di Indianapolis nel 2015. L’agenzia federale, però, non aveva iniziato alcuna investigazione formale o informale, senza neanche avvisare le autorità federali e statali del Michigan, contro Nassar che fu arrestato solo nel novembre 2016.
Anche l’FBI iniziò ad intervistare le vittime del 2016, ma anche questa volta nessuno aveva avvisato le autorità del Michigan.
Da come è emerso da alcuni rapporti, le indagini sul caso condotte dagli agenti si limitarono solo ad alcune email con l’UsaGym e l’UsOPC, oltre a qualche pagina di appunti. Da queste ricerche è emerso che gli agenti che hanno avuto l’incarico hanno deciso di non informare nessuna persona esterna delle indagini in corso.
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