Claressa Shields, la pluri-campionessa di pugilato, è stata sospesa nei giorni scorsi a causa di un test risultato positivo alla Marjiuana.
Immediatamente dopo il match che l’ha vista unificare i titoli dei pesi massimi battendo la Perkins, The GWOAT si è sottoposta ad un test piuttosto inconsueto che è consistito in un prelievo dei liquidi orali.
Tale campione ha evidenziato la presenza, in quantità piuttosto ridotte, di Marjiuana che è una sostanza considerata illecita dalla WADA seppur ormai legalizzata in molti stati americani ed anche non più censita da altri organismi antidoping.
Ieri il il Team di Claressa Shields ha rilasciato una dichiarazione a difesa della propria atleta.
Claressa Shields non ha assunto droghe
Ieri il promoter Dmitry Salita, che cura la gestione della carriera di Claressa Shields, ha affermato in un comunicato:
“Claressa Shields ha costruito la sua carriera sul duro lavoro, sulla disciplina e su un impegno costante per competere in maniera pulita” ha premesso il promoter “È una fonte d’ispirazione per molti uomini e donne negli Stati Uniti e in tutto il mondo fin da quando era un’atleta olimpica adolescente”.
“Siamo sicuri al 100% che Claressa sarà scagionata quando la questione si concluderà e tutte le prove verranno esaminate. Posso affermare con sicurezza che Claressa Shields non ha assunto o ingerito droghe illecite di alcun tipo, compresa la marijuana”, ha concluso Salita “E non c’è nulla in questa situazione che possa offuscare la sua legacy”
A corredo delle parole del suo manager The GWOAT ha postato sui suoi profili social il dettaglio di tutte le analisi di laboratorio alle quali si è sottoposta evidenziando come dalle urine non risulti alcuna presenza di marijuana e che il test della saliva non sarebbe attendibile e molto influenzato da eventuali contaminazioni ambientali.
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