Conor Benn astro nascente dei pesi welter, è indagato per il mancato superamento di un secondo test antidoping utile a sfidare Chris Eubank Jr.
L’incontro sarbbe stato trasmesso in pay-per-view ed era previsto lo scorso fine settimana.
Mercoledì scorso, il Daily Mail ha dato per la prima volta la notizia che Benn era risultato positivo al clomifene, una sostanza vietata.
Il test in questione, somministrato dall’autorevole agenzia di test antidroga VADA, era stato effettuato qualche settimana prima.
Dopo la diffusione della notizia, il British Boxing Board of Control ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui ha annunciato la rimozione della sanzione per l’incontro Benn-Eubank.
Conor Benn, quali conseguenze per lui?
Sebbene i promotori dell’incontro, Eddie Hearn e Kalle Sauerland, avessero inizialmente intenzione di presentare una sfida legale per definire la posizione di Conor Benn, pare che al
momento abbiano solo deciso di rinviare l’intero evento.
Il Daily Mail non ha rivelato la data del presunto fallimento del secondo test, ma ha notato che la sostanza presunta è ancora una volta il clomifene.
Il veterano promoter Frank Warren ha parlato con il giornale e ha rivelato che i membri della comunità pugilistica britannica erano a conoscenza dei problemi di Conor Benn con i test.
“Alcuni di noi sapevano da tempo di questo test precedente“, ha detto Warren al Daily Mail, “e questo lo rende ancora più uno scandalo, è più dannoso per il nostro sport di quanto tutti
pensassero“.
Il clomifene è stato creato come aiuto alla fertilità per le donne, ma gli atleti maschi hanno usato il farmaco per aumentare il loro testosterone – il che a sua volta ha portato ad un divieto del
farmaco in tutti gli sport tradizionali.
Diversi organi di stampa britannici hanno rivelato che l’UKAD (UK-Anti Doping) sta già conducendo una propria indagine.
L’UKAD avrebbe fatto richiesta di ottenere i risultati dei test di Benn dalla VADA per un’indagine pianificata, in cui l’imbattuto pugile potrebbe incorrere in una potenziale pena di interdizione
pluriennale se riconosciuto colpevole.