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eSports in Italia: presentato il White Paper in Parlamento

eSports in Italia: presentato il White Paper in Parlamento

Gli eSports in Italia sono un movimento in continua crescita che necessita ormai di una regolamentazione come richiesto dall’Osservatorio Italiano di settore in Parlamento.

Dopo il periodo contrassegnato dalla pandemia COVID, il settore degli sport digitali nel nostro Paese ha conosciuto un aumento costante arrivando oggi a coinvolgere circa 2,2 milioni di persone di varie fasce d’età non più solo giovanili ma anche over 35.

Un fenomeno di questa portata necessita dell’attenzione della politica per poter ricevere il riconoscimento e la regolamentazione necessarie ad uno sviluppo organico ed efficiente e, a tal fine, è stato presentato Martedì scorso alla Camera dei Deputati un White Paper di oltre 300 pagine.

Cosa contiene il White Paper sugli eSports in Italia?

Il White Paper sugli eSports in Italia è stato redatto dall’Osservatorio Italiano eSports (OIES) ma è frutto della collaborazione e del contributo di 70 operatori del settore.

Inoltre, tramite l’ausilio di KNOBS, la pubblicazione è stata trasferita in blockchain al fine di certificare il documento come integro, autentico, immodificabile, non riproducibile e verificabile in qualsiasi momento da chiunque abbia accesso al sistema.

Ciò ha fatto del White Paper la prima pubblicazione in blockchain mai presentata in Parlamento

I 1o punti del documento  OIES

Durante l’evento promosso dai deputati Valentina Barzotti e Antonio Caso del Movimento 5 Stelle, il CEO dell’OIES, Luigi Caputo, ha illustrato i 10 punti principali del documento che sintetizzano le richieste avanzate alle istituzioni in tema di riconoscimento, regolamentazione, quadro normativo, retributivo e previdenziale e inclusività di genere, a oggi, ancora piuttosto bassa rispetto alla media europea degli eSports.

Di seguito vi proponiamo l’elenco delle tematiche trattate:

1) Individuare una regolamentazione adeguata per gli eSports su aspetti come:

  • regole chiare sui montepremi delle competizioni
  • schemi di contratto e inquadramento fiscale dedicati ai pro player e alle professioni esports
  • risoluzione della vicenda “LAN Gate” con conseguente individuazione di norme per l’apertura di sale dedicate agli Esports
  • attuare un riconoscimento parziale del settore come sport, che tenga però in considerazione le peculiarità specifiche dell’attività esportiva
  • tutela della privacy e contrasto ai fenomeni come doping, match fixing, cheating

2) Individuare piani di fine carriera per i pro player e conseguente inserimento nel mercato del lavoro. Assicurare loro supporto fisico e psicologico da parte dei team Esports.

3) Promuovere una maggiore inclusione della community femminile, abbattendo fenomeni negativi come bullismo online, gender swap, discriminazioni, e favorendo la nascita di tornei misti.

4) Diffondere l’educazione al gaming verso scuole e famiglie, abbattendo gli stereotipi negativi attraverso programmi che utilizzino il gaming come attività formativa e di sviluppo delle abilità cognitive dei ragazzi.

5) Includere il gaming nel curriculum scolastico e favorire la collaborazione con scuole e università attraverso tornei e squadre Esports.

6) Creare infrastrutture che possano ospitare competizioni nazionali e internazionali. Riconoscere una Lega Esports nazionale che possa facilitare l’accesso a questo mercato. Favorire la collaborazione tra operatori, federazioni sportive e operatori pubblici e privati.

7) Prevedere misure fiscali che possano supportare lo sviluppo del settore come:

  • l’estensione del tax credit agli operatori esports e gaming
  • definire salari minimi per i pro player e le figure professionali del settore
  • sviluppare indicatori di performance da inserire nella rendicontazione sociale delle aziende del mercato
    favorire la gender equality

8) Riconoscere i videogiochi come forma d’arte e istituire una Game Commission che possa promuovere finanziamenti volti alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso il gaming

9) Favorire l’adozione delle nuove tecnologie, come la blockchain, per migliorare la sicurezza dell’ecosistema e la qualità dei videogiochi. Agire per diminuire il digital divide e l’accesso alle reti veloci internet.

10) Ripristinare iniziative pubbliche come il First Playable Fund per sostenere economicamente gli sviluppatori indipendenti di videogiochi. Promuovere bandi e finanziamenti attraverso una piattaforma dedicata ai progetti gaming. Semplificare la burocrazia per incentivare gli investimenti nel settore.