F1: ci stiamo sempre di più avvicinando all’inizio del campionato del mondo 2022 dove il primo appuntamento è previsto per il weekend del 18/20 Marzo sul circuito di Shakir per il Gran Premio del Barhain.
Ma la domanda che tutti i fan e gli addetti ai lavori è una sola: i nuovi regolamenti tecnici che entreranno in vigore quest’anno soddisferanno le aspettative creando una F1 più spettacolare?
Anche perché la preoccupazione che si ripeta una nuova stagione stile 2009 esiste ed è alta.
Anche nel 2009 ci fu un sostanziale stravolgimento del regolamento tecnico sull’areodinamica con l’intenzione di agevolare le vetture nei sorpassi lavorando sulla turbolenza e sul flusso d’aria, ma il mondo in cui i team hanno lavorato ha prodotto i risultati completamente opposti alle aspettative rendendo ancora più difficile alle vetture di seguire chi gli sta davanti, rendendo più complicato il sorpasso in pista.
Nikolas Tombazis, capo delle questioni monoposto FIA che in quell’anno lavorava con la Ferrari ha spiegato: “Le regole erano così tanto piene di libertà e zone grigie che nel giro di poche settimane di test in galleria del vento era stato negato tutte le buone intenzioni del cambio di regolamento.”
F1: perché c’è più fiducia rispetto al 2009?
F1: quest’anno però rispetto ai cambiamenti aerodinamici fallimentari del 2009 si respira un po più di fiducia, almeno all’interno della FIA
F1 e FIA per il 2022 hanno lavorato come mai fatto prima sull’inquadramento dei regolamenti, facendo anche appello ad una nuova tecnologia più avanzata e più potente rispetto a quella usata attualmente da tutti i team.
Tutto ciò grazie alla partnership con AWS che ha dato un grande aiuto a FIA e alla Formula 1 nel creare questo nuovo regolamento tecnico.
L’ingegnere di F1 Rob Smedley ha dichiarato:
“AWS ha rivoluzionato il modo in cui la FIA è stata in grado di scrivere le nuove regole.
Grazie alla tecnologia fornita da AWS, con la simulazione della fluidodinamica computazionale (CDF), è stato possibile e fondamentale per FIA e F1 lavorare con due modelli delle nuove monoposto vicini, perché solo in quel modo è possibile analizzare l’impatto dei disturbi areodinamici e scoprire cosa può essere necessario per farli correre vicini e agevolare l’azione in pista.”
La Fluidodinamica Computazionale è un metodo che utilizza l’analisi numerica e algoritmi per risolvere e analizzare i problemi di fluidodinamica (che studia il comportamento dei fluidi, sia liquidi che gas in movimento), tramite l’utilizzo del computer.
Smedley ha poi aggiunto: “Se volessimo utilizzare la tecnologia dei team con una potenza di calcolo usando i 192 core di una simulazione passando da 100 milioni di cellule a 200/250 milioni ci metteremmo circa 4 giorni, mentre con la tecnologia fornita da AWS li abbiamo ottenuti in sole 4 ore per ottenere l’interazione.”
Sostanzialmente la tecnologia AWS si è rivelata un vantaggio enorme per ridurre il tempo per eseguire i calcoli aerodinamici da quattro giorni a poche ore.
“Il punto era che dovevamo eseguire tutte le simulazioni il più velocemente possibile per essere in grado di scrivere le regole che abbiamo ora.”
Si può dunque escludere ciò che è successo 13 anni fa con i team che hanno distrutto le intenzioni del regolamento tecnico FIA?
Secondo Smedley i team proveranno comunque a deragliare le intenzioni della FIA e quindi non garantisce al 100% che il regolamento 2022 funzionerà correttamente.
Ma allo stesso tempo afferma che tra gli addetti ai lavori, questa volta c’è molta fiducia riguardo ai primi risultati di questi nuovi cambiamenti.